Ue: ci sono un milione di firme per salvare le Api

Ue: ci sono un milione di firme per salvare le Api

La Commissione europea ha messo un tassello fondamentale sulla strada per arrivare a una norma vincolante che, in tutto il territorio Ue, vieti una volta per tutte l’uso dei pesticidi chimici responsabili del crollo di popolazioni delle api e degli altri insetti impollinatori.

L’organismo di  Bruxelles ha certificato la validità delle firme raccolte da parte di PAN-Europe (Pesticide Action Network) nel corso del 2021 con l’obiettivo di avviare una Iniziativa dei cittadini europei (ICE).

Si tratta di uno strumento giuridico previsto dai Trattati dell’Unione europea che permette ai cittadini degli Stati membri di influenzare in modo diretto la politica comunitaria.

Chi è PAN-Europe (Pesticide Action Network)? Una rete continentale che ha riunito oltre 200 realtà tra associazioni ambientaliste, biodistretti e operatori del settore agricolo-alimentare.

Le richieste dei firmatari

Al suo interno la proposta, denominata «Salviamo api e agricoltori», contiene tre richieste:

  • Eliminare progressivamente i pesticidi sintetici dall’agricoltura europea dell’80% entro il 2030 per azzerarli 5 anni dopo.
  • Ripristinare gli ecosistemi naturali nelle zone agricole facendo dell’agricoltura un vettore di recupero della biodiversità.
  • Riformare il settore agricolo dando priorità all’agricoltura su piccola scala, diversificata e sostenibile, diffondendo un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori.

“Il risultato raggiunto è un forte segnale democratico per l’Ue e per i decisori nazionali che devono prendere atto della volontà dei cittadini e allontanarsi dai pesticidi tossici” ha commentato Martin Dermine, portavoce della proposta popolare e direttore esecutivo di PAN Europe. “Gli agricoltori e la scienza hanno dimostrato che l’agroecologia può nutrire il mondo senza sostanze chimiche. È giunto il momento che i nostri politici smettano di ascoltare l’agroalimentare e inizino a lavorare per il futuro dei nostri figli”.

Attenzione però. Le api non sono ancora salve. Ora però le istituzioni europee dovranno esprimersi sulla richiesta di mettere al bando entro il 2035 i pesticidi sintetici, responsabili del crollo del numero di impollinatori, resistendo alle pressioni della lobby della chimica in agricoltura.

Ricordiamo due realtà del mondo apistico:

  • Uno studio dell’università di Coblenza e Landau in Germania ha ad esempio evidenziato che, negli ultimi 25 anni, la tossicità di 381 pesticidi ai danni di api, altri insetti impollinatori e invertebrati acquatici è più che raddoppiata
  • Senza le api, un gran numero di specie di piante selvatiche e coltivate non esisterebbe più. Ben 71 delle circa 100 specie di colture che forniscono il 90% del cibo nel mondo sono infatti impollinate dalle api, secondo un rapporto della FAO in occasione dell’ultimo World Bee Day del maggio scorso.

Fonte: resoilfoundation.org