Fine emergenza Covid-19: come cambia la gestione della pandemia

Fine emergenza Covid-19: come cambia la gestione della pandemia

Il Consiglio dei Ministri è convocato giovedì 17 marzo alle 15.30 a Palazzo Chigi. Si discute di quanto stabilito nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi in mattinata in relazione alla pandemia da Covid-19 e, secondo gli organi principali di informazione, sono in arrivo anche prima della fine dell’emergenza significative novità per gli italiani e per la fruizione dei luoghi pubblici come stadi e palazzi dello sport.

L’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid dal primo aprile e di conseguenza decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario. Al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc al ministero della Salute per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale.

Si sarebbe stabilito – come prima regola – di mantenere l’obbligo di presentare il certificato verde in alcuni ambiti (base o super nei diversi luoghi) ancora fino al 30 aprile. Dal 1° maggio fine del green pass: non sarà più necessario esibirlo.

Trasporto pubblico Dal primo aprile non sarà più richiesto il green pass sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere obbligo di indossare le mascherine, le cui norme resteranno invariate fino al 30 aprile.

Over 50 Da aprile via l’obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50. A chi ha superato questa soglia d’età, per cui in linea generale l’obbligo resterebbe in vigore, sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il certificato base.

Stop quarantene e Dad da contatto La road map tracciata dal governo per allentare le misure anti-Covid prevede anche la decadenza della quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati). Pertanto, a scuola, la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione.

La capienza degli stadi tornerà al 100% dal primo aprile e per accedervi sarà richiesto il green pass base. Mentre l’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa.