Siccità Italia: il 2024 un anno ad altissimo rischio da Nord a Sud

Siccità Italia: il 2024 un anno ad altissimo rischio da Nord a Sud

Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha emesso il 12 gennaio 2024 un divieto sull’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione in tutti e tre i sub-comprensori sotto la sua giurisdizione. La Sardegna è afflitta da una grave siccità da diversi mesi, a causa della scarsità di piogge e di temperature anomale.

L’Autorità di Bacino Regionale ha segnalato un aumento della domanda d’acqua rispetto alla norma, mentre i bacini idrici presentano attualmente un deficit di circa 380 milioni di metri cubi rispetto alla media degli anni precedenti. Questa situazione è particolarmente preoccupante considerando che siamo nel bel mezzo dell’inverno, quando ci si aspetterebbe una ricostituzione delle riserve idriche in previsione delle stagioni primaverile ed estiva. Tuttavia, questa problematica non riguarda esclusivamente la Sardegna.

Anche in Sicilia, la siccità ha portato al razionamento dell’acqua in almeno 39 comuni. L’isola registra una carenza di circa 54 milioni e mezzo di metri cubi rispetto alle medie recenti. Di fronte a questa situazione critica, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha dichiarato lo stato di calamità naturale per l’intero territorio siciliano all’inizio di febbraio.

Ramona Magno, responsabile dell’Osservatorio Siccità del CNR, spiega che le aree del Sud Italia, in particolare le isole, sono attualmente le più colpite dalla siccità. In alcune zone della Sicilia, della Sardegna, ma anche della Calabria, della Puglia e della Basilicata, le precipitazioni sono nettamente al di sotto della media da almeno sei mesi. Le temperature costantemente elevate hanno aggravato ulteriormente la situazione, aumentando l’evapotraspirazione e mettendo a dura prova le riserve idriche superficiali.

Non migliore la situazione in Nord Italia

Il Standardized Precipitation Index (SPI), uno strumento ampiamente utilizzato per monitorare la siccità, indica che non solo le regioni del Sud Italia, ma anche quelle del Nord, sono affette da condizioni di aridità. Sempre Ramona Magno spiega che negli ultimi due anni alcune aree del Nord Italia, come parti del Piemonte e del Veneto, hanno registrato significativi deficit di precipitazioni.

Un’analisi del bollettino idrologico del gennaio 2024 della Regione Piemonte conferma che la regione si trova al limite delle condizioni di normalità secondo l’indice di siccità sintetico. Tuttavia, gli indici SPI indicano che su scale temporali superiori a tre mesi, il Piemonte sta iniziando a sperimentare condizioni di siccità moderata. Le risorse idriche superficiali alla fine di gennaio erano inferiori alla norma del 25%, principalmente a causa del Snow Water Equivalent.

Lo Snow Water Equivalent (SWE), o equivalente idrico nivale, indica la quantità di acqua contenuta nella neve ed è un parametro cruciale per valutare la quantità totale di risorse idriche immagazzinate nel manto nevoso. Questo dato riveste un’importanza fondamentale nel bilancio idrologico poiché la neve agisce come una riserva che rilascia gradualmente l’acqua, garantendo un approvvigionamento stabile durante i mesi critici della primavera e dell’estate. Secondo i dati della Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), in Italia lo Snow Water Equivalent mostra ancora un deficit significativo rispetto alla media storica, con una carenza del 39%.

Previsioni 2024. La maggior parte dei centri europei specializzati nelle previsioni a medio e lungo termine indica che nel trimestre marzo-aprile-maggio le temperature rimarranno superiori alla media. Per quanto riguarda le precipitazioni, le previsioni indicano un leggero aumento rispetto alla media per il mese di marzo nel Nord Italia, mentre ad aprile e maggio si prevedono precipitazioni al di sotto della media nella zona mediterranea centro-orientale. Questo andamento è motivo di preoccupazione, soprattutto per i settori dell’agricoltura e dell’allevamento, i quali affronteranno la stagione primaverile con un deficit significativo di risorse idriche.