Legge di Bilancio 2023: voucher per prestazioni occasionali e stagionali per turismo e agricoltura

Legge di Bilancio 2023: voucher per prestazioni occasionali e stagionali per turismo e agricoltura

Il ritorno dei voucher è una delle novità più interessanti della Legge di Bilancio 2023, a beneficio di imprese e lavoratori che svolgono prestazioni occasionali e stagionali. La reintroduzione dei buoni lavoro, i cosiddetti voucher di cui beneficeranno i settori del turismo e dell’agricoltura.

Le nuove disposizioni elevano il limite massimo dei compensi che possono essere erogati in un anno, il quale passa da 5.000 a 10.000 euro.

Resta fermo a 5.000 euro il compenso massimo che può essere percepito dal lavoratore.

Sale, da 5 a 10, anche il limite relativo al divieto di utilizzo della prestazione occasionale per chi occupa lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

Le novità si applicano anche alle prestazioni svolte nell’ambito di attività di discoteche, sale da ballo, night club e simili. Per l’agricoltura sono previste disposizioni specifiche.

Cambia anche il limite dimensionale delle imprese che impiegano lavoratori per prestazioni occasionali. Gli utilizzatori possono ricorrere a questo tipologia di contratto anche se hanno alle proprie dipendenze (a tempo indeterminato) 10 lavoratori, anziché 5 come stabilito in precedenza.

Le novità specifiche per l’agricoltura.

Per quanto riguarda il settore dell’agricoltura, la Legge di Bilancio 2023 prevede una disciplina speciale in via sperimentale per il prossimo biennio.

In questo modo, le imprese agricole possono ricorrere alla prestazione occasionale per un massimo di 45 giornate lavorative effettive per ciascun lavoratore (il contratto può avere una durata massima di 12 mesi).

La novità dovrebbe garantire la continuità produttiva delle imprese agricole, favorendo allo stesso tempo il reperimento di manodopera per le attività stagionali.

I soggetti chiamati a svolgere prestazioni occasionali in agricoltura non devono aver avuto un rapporto di lavoro subordinato nel settore nei tre anni precedenti. Prima di cominciare l’attività, il lavoratore dovrà consegnare al datore di lavoro un’autocertificazione relativa alla propria condizione soggettiva.

Il lavoratore agricolo occasionale a tempo determinato riceverà il compenso in base della retribuzione stabilita dai contratti collettivi nazionali e provinciali di lavoro. Questo è esente da qualsiasi imposizione fiscale.

Inoltre, in caso di superamento del limite di 45 giorni, è prevista la trasformazione del rapporto di lavoro occasionale in contratto a tempo indeterminato.

datori di lavoro agricoli dovranno comunicare obbligatoriamente la creazioni di nuovi rapporti di lavoro al centro per l’impiego competente.

fonte: informazionefiscale.it