Il via libera della UE per l’anno bianco autonomi

Il via libera della UE per l’anno bianco autonomi

L’operatività dell’esonero contributivo 2021 per autonomi e Partite IVA con reddito 2019 fino a 50mila euro e calo del fatturato annuo o dei corrispettivi 2020 almeno del 33% attendeva il semaforo verde da parte della commissione UE.

Negli ultimi giorni sono state sbloccato le risorse (2,5 miliardi di euro) da parte della Comunità, ricevendo anche la patente di compatibilità con la normativa sugli aiuti di Stato.

Confermata così la legge di conversione del decreto Sostegni bis che ha stabilito come la regolarità contributiva (requisito necessario per  l’agevolazione) sia verificata d’ufficio dal primo novembre 2021 (dunque non servirà il DURC in fase di domanda).

Adesso si deve attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, firmato nel maggio scorso dal ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Nel frattempo, sono intervenute le proroghe INPS sui primi versamenti 2021.

Tutte le regole da rispettare

La normativa di riferimento sull’anno bianco autonomi è la legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020), che ai commi da 20 a 22 ha previsto l’esonero parziale della contribuzione previdenziale e assistenziale (è al 100% fino a un tetto massimo di 3mila euro sopra il quale si pagano i contributi) dovuta dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti iscritti alle gestioni INPS e alle casse previdenziali professionali autonome, che abbiano percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo lordo imponibile ai fini IRPEF non superiore a 50mila euro e abbiano subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell’anno 2019.

Altri requisiti:

  • non essere titolare di un contratto di lavoro subordinato (escluso intermittente) o pensione (esclusa invalidità).
  • regolarità contributiva (verificata al 31 ottobre 2021).

Il problema è che per attuare la misura è necessario un decreto attuativo, che deve stabilire modalità e criteri applicativi. Si tratta del decreto firmato nel maggio scorso ma non ancora pubblicato in Gazzetta. Probabilmente anche in attesa del nulla osta UE sulla compatibilità con gli aiuti di Stato, che ora è però arrivato. Quindi, per conoscere esattamente le procedure per l’esonero contributivo bisogna aspettare le direttive ministeriali. Nel frattempo è intervenuta una novità, prevista dalla legge di conversione del Sostegni bis (che non ha ancora terminato l’iter parlamentare, ma non subirà nuove modifiche da qui al 24 luglio, data entro la quale deve essere approvato). La regolarità contributiva, necessaria per il diritto all’anno bianco, sarà «verificata d’ufficio dagli enti concedenti a far data dal 1° novembre 2021».

Requisiti al momento della domanda

Quindi, in sede di presentazione della domanda non bisognerà produrre documenti come il DURC che attestino al regolarità contributiva: la verifica sarà svolta d’ufficio. Non solo: «la regolarità contributiva – prevede la norma – è assicurata anche dai versamenti effettuati entro il 31 ottobre 2021». Significa che, quando verrà effettuata la verifica, la data rilevante sarà il 31 ottobre. Se per ipotesi, un contribuente presenta la domanda in settembre (è un’ipotesi, non si conoscono ancora modalità e tempistiche per le domande), e poi regolarizza successivamente la posizione contributiva, entro il 31 ottobre, ha diritto all’esonero. Resta in ogni caso fermo il recupero, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, degli importi fruiti a titolo di esonero in quanto non spettanti».

Scadenze e proroghe

L’esonero parziale (come detto, fino a 3mila euro) vale per l’intero 2021. Nell’attesa dei provvedimenti attuativi, sono trascorse le prime scadenze di pagamento. Ebbene, l’INPS ha previsto una proroga, inizialmente fino al prossimo 20 agosto (messaggio 1911/2021), successivamente (messaggio 2418/2021) fino a data da destinarsi (verrà comunicata dallo stesso istituto previdenziale): la proroga riguarda in particolare la prima rata dei contributi 2021 dovuti da artigiani e commercianti iscritti alle gestini speciali INPS, che è scaduta nello scorso mese di maggio, e i versamenti alla gestione separata.

Attenzione: il primo messaggio INPS, che conteneva la proroga al 20 agosto, parlava genericamente di contributi alle gestioni artigiani e commercianti. Il secondo documento di prassi, dello scorso 25 giugno, con la proroga a data da destinarsi, si riferisce invece esplicitamente ai lavoratori autonomi che hanno i requisiti per l’esonero contributivo 2021. E contiene anche la proroga per gli iscritti alla gestione separata. L’anno bianco contributivo riguarda anche i professionisti iscritti alle casse previdenziali private. In questo caso, bisogna rivolgersi direttamente al proprio ente previdenziali per conoscere le eventuali decisioni sulle proroghe dei versamenti 2021.