Fondo startup e PMI innovative da 200 milioni: come funziona?

Fondo startup e PMI innovative da 200 milioni: come funziona?

Approda in Gazzetta ufficiale il decreto che stanzia 200 milioni di euro per il sostegno e il rafforzamento delle startup e delle PMI Innovative. Le risorse, previste dal decreto Rilancio, sono allocate sul Fondo di sostegno al Venture Capital e verranno affidate al Fondo Nazionale Innovazione.

A definire le modalità di impiego delle risorse aggiuntive del Fondo di sostegno al venture capital, finalizzate a sostenere investimenti nel capitale delle start-up innovative e delle piccole e medie imprese innovative, è il decreto MISE del 1 ottobre 2020, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 novembre.

Il Fondo startup e PMI innovative

200 milioni stanziati dal decreto Rilancio sono investiti in un Fondo di investimento alternativo mobiliare e riservato a investitori professionali, che sarà istituito e gestito dalla SGR in conformità al decreto, denominato “Fondo Rilancio”, mediante sottoscrizione per cassa delle quote del medesimo.

Il Fondo è istituito da CDP Venture Capital SGR o Fondo Nazionale Innovazione, che lo gestisce in modo indipendente, operando a condizioni di mercato e attribuendo prerogative agli investitori, sia economiche che amministrative, allineate alla prassi di settore per operazioni e investitori similari. La SGR trasmette al Ministero lo schema di regolamento di gestione del Fondo.

Il Fondo ha una durata massima di 10 anni a decorrere dalla data di chiusura, anche anticipata o parziale, del periodo di sottoscrizione, con scadenza al 31 dicembre successivo al compimento del decimo anno da tale data.

Come funzionano gli investimenti

Gli investimenti iniziali del Fondo nelle imprese target sono effettuati tramite lo strumento del finanziamento convertendo, mentre gli eventuali investimenti successivi sono realizzati mediante investimenti di equity.

Attraverso il Fondo potranno essere erogate risorse fino a un massimo di 4 volte il valore dell’investimento degli investitori privati, nel limite complessivo di 1 milione per singola startup o PMI innovativa.

Al termine del periodo di investimento, il patrimonio del Fondo dovrà risultare investito, in via tendenziale, per il 70% in imprese in portafoglio nelle quali abbiano co-investito investitori qualificati e, per il restante 30%, in imprese in portafoglio nelle quali abbiano co-investito investitori regolamentati.

Come vengono selezionate le startup e le PMI innovative?

Nei primi sei mesi di operatività del Fondo è prevista anche una procedura accelerata di valutazione per le imprese già beneficiarie di Smart&Start – strumento di finanziamento gestito da Invitalia – e per le startup e le PMI innovative che hanno subito una riduzione dei ricavi realizzati nel corso del primo semestre del 2020 di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre dell’anno 2019, dimostrabile attraverso una situazione contabile gestionale approvata dal competente organo amministrativo.

In termini generali, l’investimento sarà orientato sulle start-up le PMI innovative che, al momento dell’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo, soddisfano una serie di requisiti:

  • hanno la sede legale in Italia e svolgono effettivamente la loro attività o programmi di sviluppo nel Paese;
  • hanno concrete potenzialità di sviluppo, misurabili sulla base di indicatori quantitativi e/o qualitativi, dimostrabile attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:
    – sulla base di una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei dodici mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo;
    – sulla base di un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
    – sulla base di contratti o partnership strategiche;
    – sulla base di brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale, nonché in una eventuale fase di ricerca e sviluppo, sulla base della validazione della tecnologia proposta;
  • non presentano procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati;
  • superano le verifiche di gestione del rischio, conformità alle norme o prevenzione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo eventualmente condotte dalla SGR.

Fondo di sostegno al venture capital: decreto MISE del 1 ottobre 2020