Come la Cina sta combattendo la desertificazione

Come la Cina sta combattendo la desertificazione

Trasformare il deserto in terreno fertile. E’ questa la missione dei ricercatori cinesi,che da oltre un decennio lavorano per aprire una nuova frontiera nella conversione delle terre più aride. L’ultimo aggiornamento è arrivato negli ultimi mesi quando Zhao Chaohua,vice preside dell’Istituto di ecologia del deserto, Chongqing Jiaotong University, nella Cina centrale, ha dichiarato di essere pronto a collaborare con le autorità pakistane per sviluppare ulteriormente il progetto. L’obiettivo è sempre lo stesso: affrontare un problema guidato dai cambiamenti climatici che attualmente colpisce 167 nazioni in tutto il mondo.

La cellulosa è l’elemento chiave

L’arma segreta è una pasta a base di cellulosa vegetale che secondo gli scienziati può migliorare la capacità della sabbia di trattenere quegli elementi essenziali per lo sviluppo della vita. “Dopo l’evaporazione del contenuto di acqua nella pasta”, secondo la ricerca,“la sabbia si trasformerà in uno stato solido (“terreno” secco”. La sabbia sporca possiede gli attributi eco-meccanici del suolo naturale”. Compresa “una forte capacità di trattenere acqua, sostanze nutritive e aria”

Il deserto si è trasformato in prateria

La sostanza, chiamata carbossimetilcellulosa sodica e preparata in una soluzione al 2% con l’aggiunta di fertilizzante al 5%, è stata inizialmente applicata in alcuni siti sperimentali prima di essere utilizzata nel deserto di Ulan Buh in Mongolia,dove si è svolta la prima sperimentazione su larga scala. Cinque anni dopo, i risultati sembrano molto promettenti. “Nel 2017, abbiamo piantato alcune piante resistenti”, ha detto Zhao all’agenzia di stampa pakistana APP. “Dopo che questi germogliarono, abbiamo interrotto l’irrigazione. Ora il deserto è diventato una prateria,che non solo può prevenire le tempeste di sabbia, ma anche essere un serbatoio di terra coltivata”.

Nuove soluzioni circolari

La tecnologia ha anche trovato feedback positivi altrove. Ricercatori cinesi, in particolare, hanno applicato con successo la pasta a base di cellulosa in altre aree del paese come le province dello Xinjiang e del Sichuan e anche in Africa e Medio Oriente. Se i risultati a lungo termine confermeranno l’efficacia della procedura, gli scienziati avranno uno strumento in più per combattere la desertificazione. Il che, secondo le stime,minaccia la sicurezza di mezzo miliardo di persone in Asia centrale.

I ricercatori sperano anche di offrire nuove soluzioni in futuro sviluppando ulteriormente la tecnica. L’idea è quella di applicare un approccio circolare alla gestione dei rifiuti nel settore delle costruzioni. “Altre particelle possono anche avere la funzione del suolo attraverso l’uso della nostra tecnologia”, ha detto Zhao. “Uno dei nostri progetti è trasformare i rifiuti edili frantumati in terra”.

fonte: resoilfoundation.org