Chernobyl: dopo 35 anni la catastrofe non è ancora finita

Chernobyl: dopo 35 anni la catastrofe non è ancora finita

La notizia ha un qualcosa di macabro: sono passati 35 anni da quando un reattore di una centrale elettrica è esploso nella centrale nucleare di Chernobyl a nord di Kiev, in Ucraina, e il governo vorrebbe che il sito del peggior disastro nucleare al mondo diventi patrimonio mondiale dell’UNESCO nella speranza di aumentare il turismo.

Le rovine di Pripyat, la città nei pressi della centrale che a causa del materiale radioattivo fuoriuscito subì  l’evacuazione di più di 100.000 persone, saranno una delle principali aree turistiche intorno al sito di Chernobyl.

Attualmente si stanno predisponendo sentieri per esplorare le rovine e facilitare l’afflusso di turisti poiché il livello di radiazioni nella zona è abbastanza basso, secondo quanto ha riferito A.P.

Ancora oggi, 5 milioni di persone vivono in aree contaminate tra Ucraina, Bielorussia e Russia.  I livelli di radiazioni, tuttavia, continuano a mietere vittime secondo un rapporto di Legambiente, che in Bielorussia opera attraverso un progetto di accoglienza.

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha dichiarato: “Torniamo a chiedere di non dimenticare Chernobyl e di tenere bene a mente che quello che abbiamo visto di recente in una nota serie TV è un inferno con cui gli abitanti di quelle zone sono costretti ogni giorno a convivere”.

Ma mentre il disastro stesso è scomparso da tempo, i danni continuano ancora oggi. Come notato da Nature, molte aree intorno al reattore e oltre sono ancora interessate dalle radiazioni.

Il tipo più diffuso di isotopo radioattivo nella catastrofe, il cesio-137, ha un’emidità di circa 30 anni, quindi gran parte delle aree lasciate abbandonate dall’esplosione potrebbero migliorare nei prossimi anni, ma molte aree potrebbero essere radioattive per i secoli a venire, come la zona di esclusione di 30 chilometri intorno al reattore stesso.

Nel 2016, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 26 aprile giornata internazionale della memoria dei disastri di Chernobyl, ricordando le conseguenze a lungo termine del disastro che continuano ancora oggi, 35 anni dopo.