Bonus anziani 2025, ufficiali oltre 850 euro al mese per l’accompagno

Bonus anziani 2025, ufficiali oltre 850 euro al mese per l’accompagno

Il 18 marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo numero 29/2024, che introduce nuove disposizioni in materia di politiche a favore delle persone anziane. Tra queste disposizioni, vi è il bonus anziani di oltre 850 euro, noto anche come prestazione universale. Questo beneficio, come vedremo, sostituirà l’attuale indennità di accompagnamento per coloro che ne faranno richiesta. Il comma 1 dell’articolo 34 di tale provvedimento stabilisce che sarà istituita, in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, una prestazione universale, condizionata al bisogno assistenziale specifico, al fine di promuovere un progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per sostenere la domiciliarità e l’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti. Pertanto, al momento, il beneficio è in fase sperimentale e sarà attivo solo dal 2025, mirando a supportare esclusivamente le persone anziane non autosufficienti.

Il decreto sulle politiche a favore delle persone anziane stabilisce che il bonus anziani sarà assegnato alla persona non autosufficiente che soddisfi tutti i seguenti criteri:

  • Un’età anagrafica di almeno 80 anni.
  • Un livello di bisogno assistenziale gravissimo.
  • Un valore ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, non superiore a 6.000 euro e in corso di validità.
  • Essere titolari dell’indennità di accompagnamento o possedere i requisiti per ottenere tale beneficio.

Il beneficio, per coloro che ne faranno richiesta, sostituirà l’indennità di accompagnamento. Tuttavia, se successivamente alla richiesta del bonus anziani, il beneficiario deciderà di revocare tale domanda, l’indennità di accompagnamento sarà ripristinata.

Il bonus anziani per il 2025 non sarà erogato automaticamente. Chi ne ha i requisiti e desidera riceverlo dovrà presentare una domanda telematica all’INPS, seguendo le modalità definite da un decreto attuativo successivo. In alternativa, sarà possibile richiederlo tramite enti di patronato.

La prestazione sarà erogata sia sotto forma di contributo monetario che di servizi alla persona e sarà composta da due parti:

  • Una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento.
  • Una quota integrativa chiamata “assegno di assistenza”, di 850 euro al mese, finalizzata a coprire il costo del lavoro di cura e assistenza fornito da lavoratori domestici o imprese specializzate.

Questa prestazione universale sarà esente da tasse e non sarà soggetta a pignoramento.