Assicurazione e acqua: due difese contro il “clima pazzo”

Assicurazione e acqua: due difese contro il “clima pazzo”

Come possono gli agricoltori difendersi dai cambiamenti climatici? Il Sole 24 Ore ha verificato che possono esserci due tipi di difesa una passiva e l’altra attiva, che si potrebbero utilizzare: la copertura assicurativa e un migliore utilizzo delle risorse idriche.

Assicurazione. Per proteggersi dalla variabilità atmosferica si dovrebbero utilizzare delle coperture assicurative. Ma un recente studio realizzato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agroalimentare) in collaborazione con l’Università di Foggia,  risulta che solo il 12% delle aziende agricole del Mezzogiorno fanno ricorso a strumenti assicurativi.

Gestione dell’acqua. Nei mesi scorsi è arrivato il via libera al Piano nazionale di sviluppo rurale (Pnsr) che prevede investimenti per quasi 300 milioni di euro, al primo lotto del Fondo sociale di coesione (195 milioni circa) e poi al Piano invasi con investimenti per altri 250 milioni.  “Si tratta di investimenti che hanno una triplice valenza: servono all’agricoltura per rendere irrigabili aree che attualmente non lo sono, servono all’uomo perché l’acqua raccolta sarà destinata anche al consumo umano, e servono infine all’ambiente perché queste opere irrigue possono svolgere un ruolo decisivo nella prevenzione dal dissesto idrogeologico” ha detto il presidente dell’Anbi (l’associazione nazionale dei consorzi di bonifica), Francesco Vincenzi.