Agriturismo e multifunzionalità nel Rapporto 2024 di Ismea

Agriturismo e multifunzionalità nel Rapporto 2024 di Ismea

Il Rapporto Agriturismo e multifunzionalità, realizzato nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale, giunge alla sua settima edizione, continuando a proporsi come strumento di orientamento, conoscenza e analisi del comparto.

L’edizione del 2024, oltre a rappresentare la prosecuzione di quelle precedenti, fornisce un approfondimento sul Piano Strategico della PAC (PSP) 2023-27, focalizzando l’attenzione sull’intervento a sostegno degli investimenti per la diversificazione in attività extra-agricole, e presenta un focus sulla dimensione della sostenibilità dell’agriturismo italiano e della sua offerta in relazione ai territori di origine.

L’analisi dei principali indicatori e delle evidenze del mercato dell’agriturismo mostra un settore solido e reattivo. Nel 2022 le aziende agrituristiche autorizzate in Italia sono 25.849, nuovo massimo storico, con un aumento dell’1,8% rispetto al 2021.

Allo stesso tempo, la domanda agrituristica ha recuperato completamente i valori pre-covid, superandoli sia in termini di arrivi (oltre 4 milioni) che di presenze (più di 15,5 milioni).La solidità del comparto si evince anche osservando la dimensione economico-produttiva delle aziende agrituristiche che, dai dati del settimo Censimento generale dell’agricoltura, risultano avere una SAU media di 25,3 ettari, circa due volte e mezzo maggiore rispetto a quella delle aziende agricole italiane nel complesso.

Oltre che in termini economici, l’offerta agrituristica appare sostenibile anche in termini sociali. L’agriturismo rappresenta la forma di diversificazione agricola più diffusa e capillarmente distribuita nelle aree rurali italiane, nelle zone svantaggiate, montane e nei piccoli centri.
Nel documento è presente un focus in cui sono evidenziati i principali aspetti di sostenibilità del modello agrituristico italiano.

In particolare, emerge l’inclinazione degli agriturismi a produrre con metodo biologico e l’alta incidenza di aziende coinvolte in produzioni a Indicazione Geografica (IG).Il Rapporto si completa con le principali evidenze e novità legislative sulle attività connesse e sulla multifunzionalità intervenute nel corso del 2023 e riporta i riferimenti ai nuovi interventi per le fonti energetiche rinnovabili nel settore agricolo, in particolare per il c.d. Parco Agrisolare e per lo sviluppo dell’agro-voltaico e del biometano, interventi ricadenti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).