29/7 Cambiamenti climatici: in arrivo una mappa dallo spazio

29/7 Cambiamenti climatici: in arrivo una mappa dallo spazio

di Eduardo Lubrano. La mappa dei cambiamenti climatici arriverà dallo spazio e permetterà di salvare il pianeta e si potrà tenere fra le mani. Stanno per realizzarla a Gorgonzola, un paese della città metropolitana di Milano, dove hanno sede i laboratori di Thales Alenia Space che rappresenta il vero centro di Copernicus, il programma – tutto europeo.  di osservazione della Terra, il più avanzato mai pensato e realizzato e che che porterà il sito milanese al centro delle missioni europee destinate ad aiutare i grandi del mondo nelle scelte strategiche per il futuro. Un pò come la mappa dei fondali marini di cui abbiamo scritto qui.

Gli obiettivi.

Parla il responsabile del software, Dario Fossati: “Costruire uno sviluppo sostenibile, osservando l’evoluzione globale dei cambiamenti climatici con una precisione mai vista da occhio umano. I satelliti registreranno l’innalzamento degli oceani, l’aumento della temperatura e lo scioglimento dei ghiacci, ma anche lo stato delle coltivazioni e l’uso di pesticidi. Nel quartier generale di via Mattei, sono al lavoro in 210 fra fisici, matematici e ingegneri, eredi di una tradizione cominciata nel 1958 con la vecchia Laben e arrivata alla joint venture fra Thales e Leonardo.

L’ultima generazione di calcolatori spaziali – il primo fu creato proprio a Gorgonzola 35 anni fa –   è in fase di realizzazione da parte di tecnici che lo stanno facendo leggero e maneggevole: la versione di 10 anni fa pesava sette chili, quella di oggi non arriva a 7 etti. La scheda è un foglio sottile, verde, poco più di un libricino tascabile. Si chiama Ipac, ed è il «navigatore» del satellite, ne controllerà rotta e assetto, accanto, l’altro computer che andrà in orbita, Payload Data Handling Unit, anche  hardware taglia “small”: è un enorme archivio fluttuante, capace di custodire l’enorme massa di immagini e informazioni catturate in una memoria temporanea di 24 terabyte, da scaricare a terra tramite una parabola che viaggia alla velocità di 12 Giga al secondo.

Rivoluzione 

Il tutto costruito con materiali adatti a resistere alle variazioni di  un ambiente estremo con le escursioni termiche e le radiazioni che si trovano nello spazio. I due gioielli tecnologici sono stati concepiti per intero nel futuristico sito, un enorme parallelepipedo in cemento grigio a due passi dal Naviglio Martesana: “Ci occupiamo di tutto, dalle componenti elettroniche al collaudo passando per il software – sottolinea il responsabile prodotti digitali Paolo Marchesi -. Verranno consegnati all’Agenzia spaziale europea chiavi in mano: dall’architettura alla messa in orbita».

Fonte: Eduardo Lubrano – impakter.it