27/7 “Appesca”: in Puglia si organizzano per tutelare il mare

27/7 “Appesca”: in Puglia si organizzano per tutelare il mare

di Eduardo Lubrano. “Appesca“, cioè l’iniziativa della Regione Puglia per  per la conservazione e gestione razionale delle risorse biologiche del mare e delle acque interne. Un progetto che coinvolge il Dipartimento agricoltura, sviluppo rurale ed ambientale, con l’Asset, l’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio. Un’idea nuova per promuovere la pesca sostenibile: uno dei temi più cari ad Impakter Italia.

Appesca avrà anche la funzione di monitoraggio di ciò ce c’è adesso nel mare della Puglia tramite la mappatura dello stato dei porti pugliesi e di fare un’analisi funzionale allo sviluppo delle attività marine.  Lo scopo è quello di preparare un rapporto sui fabbisogni degli scali portuali per pianificare e introdurre interventi per la conservazione e gestione razionale delle risorse biologiche del mare e delle acque interne.

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Le caratteristiche dell’iniziativa

Appesca – è spiegato in una nota dell’Asset – intende fornire gli strumenti per migliorare i sistemi di gestione dei porti. Tra i suoi tanti obiettivi: la riduzione dell’uso delle materie plastiche con l’intento di prevenirne la successiva dispersione in mare; migliorare e rafforzare la governance territoriale e dei settori della pesca e dell’acquacoltura; sviluppare e innovare il settore della pesca. Sviluppato nell’ambito del PO FEAMP 2014-2020 – Priorità n. 1, Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze, il progetto “Appesca” durerà 18 mesi e beneficia di una dotazione finanziaria di 1.441.000 euro”.

I tecnici dell’Asset si occuperanno dell’identificazione di tutte le infrastrutture portuali per la pesca e dei luoghi di sbarco della Puglia, dell’esame approfondito delle possibili aree critiche e dell’individuazione di eventuali fabbisogni in termini di servizi e lavori per l’efficientamento della filiera della pesca e della sua innovazione.

Obiettivo generale di questo progetto è la stesura di un dettagliato rapporto circa lo stato dei porti pugliesi e i relativi dei fabbisogni – ha spiegato Rosa Fiore, referente dell’Autorità di Gestione del PO FEAMP 2014-2020 per l’Organismo Intermedio Regione Puglia – Tale rappresenterà lo strumento indispensabile per una pianificazione regionale strategica che risulti funzionale all’introduzione di interventi di conservazione e gestione razionale delle risorse biologiche del mare e delle acque interne“.

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Per riassumere

Appesca” allora sinonimo di sostenibilità ambientale, economica e sociale, del settore. tra le caratteristiche del piano ci sono la riqualificazione e la ristrutturazione fisica dei porti e delle banchine; l’ottimizzazione dei sistemi di raccolta e di stoccaggio dei rifiuti in area portuale; degli scali alaggio; la realizzazione di ripari di pesca; la fornitura o il potenziamento di macchinari e attrezzature; il posizionamento segnali di emergenza e mede; la realizzazione di impianti e di nuovi edifici connessi all’ampliamento delle attività produttive  e di trasformazione nel settore della pesca in area portuale; l’Individuazione di aree eleggibili come oasi di ripopolamento e zone di protezione ittica.

La metodologia operativa sottesa al lavoro progettato terrà in grande considerazione le questioni inerenti la sostenibilità ambientale, tra cui le criticità connesse alla gestione dei rifiuti derivanti dall’attività di pesca, a bordo e a terra, riponendo massima attenzione alle Direttive comunitarie che stabiliscono l’obbligo di sbarco, anche per la biomassa scartata”, è il commento di Elio Sannicandro, direttore generale di Asset.

Fonte: Eduardo Lubrano – impakter.it