27/5 Misure per il turismo nel decreto rilancio: dal bonus vacanze al Fondo promozione

27/5 Misure per il turismo nel decreto rilancio: dal bonus vacanze al Fondo promozione

Ormai da una settimana è entrato in vigore il decreto rilancio, la maxi-manovra per far fronte alla crisi legata al Coronavirus. Tra i 266 articoli del documento ufficiale, i pilastri dedicati al turismo sono: bonus vacanze, Fondo per la promozione del turismo in Italia, cancellazione della prima rata IMU per alberghi e stabilimenti. Nell’ambito di questa manovra anti-crisi, il Governo ha stanziato circa 4 miliardi di euro per il sostegno del comparto turistico.

Bonus vacanze 2020: cos’è, a chi spetta e come richiederlo

Confermato nel dl rilancio il famoso bonus vacanza 2020. Anche noto come tax credit vacanza, si tratta di un voucher da 500 euro spendibile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per tutte le famiglie con un reddito Isee inferiore a 40.000 euro.

Questo beneficio rappresenta un incentivo per le famiglie con un reddito medio-basso che quest’estate vorrebbero andare in vacanza ad orientarsi verso il turismo domestico. Il bonus, infatti, andrebbe utilizzato per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonché dagli agriturismo e dai bed &breakfast.

Il bonus vacanze 2020 fornisce anche una risposta alle forti pressioni esercitate dagli operatori turistici per avere segnali immediati. A tal proposito, Confturismo-Confcommercio ha stimato, solo per il periodo marzo-maggio, un calo nelle strutture ricettive di oltre 31,5 milioni di presenze con una perdita di giro d’affari di poco inferiore a 7,5 miliardi.

Lo sgravio è utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare e rapportato al numero di componenti del nucleo familiare, quindi:

  • 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone;
  • 150 euro per quelli composti da una sola persona.

Il bonus è fruibile nella misura dell’80% d’intesa con il fornitore presso il quale i servizi sono fruiti, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 20% in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte dell’avente diritto.

Sarà l’Agenzia delle entrate, sulla base dei dati forniti dall’Inps, a definire le modalità attuative, individuando i nuclei familiari e le modalità di rimborso dello sconto sul corrispettivo dovuto ai fornitori dei servizi.

Lo sconto in questione è rimborsato al fornitore dei servizi sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari.

Ai fini del riconoscimento del credito:

  • le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva;
  • il totale del corrispettivo deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale, nel quale è indicato il codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito;
  • il pagamento del servizio deve avvenire senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.

Fondo Turismo, esenzione IMU e sostegno alle imprese

Sono tante le misure per rilanciare il turismo contenute nel dl rilancio. Tra queste:

Fondo Turismo

Si tratta dell’istituzione di un Fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020 per sostenere le imprese del settore finalizzato alla sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, gestiti da società di gestione del risparmio, in funzione di acquisto, ristrutturazione e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive.

La dotazione del Fondo può essere incrementata per l’anno 2021, nella misura di 100 milioni di euro a valere su quota delle risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC), già assegnate al Piano operativo Cultura e turismo di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Fondo per la promozione del turismo in Italia 

Un secondo Fondo è mirato al rilancio dei flussi turistici, con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2020. Su questo tesoretto verte la possibilità di erogare il bonus vacanze da 500 euro a famiglie con redditi-medio bassi per trascorrere vacanze in strutture ricettive su territorio nazionale.

Alla dotazione si aggiunge anche un ulteriore bonus una tantum da mille euro a sostegno dei lavoratori stagionali.

Fondo sanificazione

Nasce anche un Fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020 per la concessione di contributi per le imprese ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, al fine di sostenere le imprese del settore turistico nelle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, e di adeguamento degli spazi conseguente alle misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19.

Esenzioni IMU e bonus affitto

In considerazione degli effetti connessi all’emergenza sanitaria, sono esentati dalla prima rata relativa all’anno 2020, dell’imposta municipale propria (IMU):

  • immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche i gestori delle attività.

Le misure fiscali previste nel dl rilancio

Per le imprese nel settore oltre ai contributi a fondo perduto e agli sgravi fiscali, il decreto prevede anche il credito d’imposta per gli affitti.

Anche noto come bonus affitto, questo provvedimento si applica ai canoni di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati adattività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Il credito d’imposta è  del 60% ed è commisurato all’importo versato per i mesi di marzo, aprile e maggio, a condizione che si sia registrata una diminuzione del fatturato o dei compensi nel mese di riferimento di almeno il 50% rispetto allo stesso periodo 2019.

Per le strutture alberghiere e agrituristiche il bonus affitti si applica indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente.

Per approfondire: Credito d’imposta affitti, sanificazione e acquisto DPI: quali incentivi per le imprese

Risorse per ristoro Comuni 

Inoltre, il decreto considera tre provvedimenti nei confronti dei comuni:

  • il primo legato all’articolo sulla sospensione dell’IMU, per il ristoro ai comuni a fronte delle minori entrate è stato istituito un Fondo con una dotazione di 74,90 milioni di euro per l’anno 2020;
  • il secondo prevede la crezione di un Fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro, per il ristoro parziale dei comuni a fronte delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno in conseguenza dell’adozione delle misure di contenimento del COVID-19;
  • il terzo legato al sostegno alle imprese di pubblico esercizio, per il ristoro ai comuni a fronte delle minori entrate è stato istituito un Fondo con una dotazione di 127 milioni di euro per l’anno 2020

Sostegno imprese pubblico esercizio e agenzie viaggi

Confermato nel decreto l’esonero fino al 31 ottobre 2020 delle imprese di pubblico esercizio dal pagamento della Tosap, la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, e dal Cosap, canone occupazione suolo pubblico.

Al fine di sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator, a seguito delle misure di contenimento del Covid-19, è istituito un Fondo con una dotazione di 25 milioni di euro per l’anno 2020. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, sono stabilite le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse agli operatori.

Coronavirus: quali sono i numeri della crisi?

La pandemia ha sconvolto il comparto turismo italiano: il 96% delle mete del mondo, sottolinea l’Unwto, hanno imposto blocchi o restrizioni ai turisti e l’Italia è una delle più colpite.

Un importante fattore di questa crisi è la novità della situazione, che implica una totale incertezza su come procedere per lanciare il giusto salvagente al Paese. Proprio l’instabilità generale ha già convinto 1.830.000 italiani ad annullare i viaggi che avevano in programma nei prossimi 3 mesi.

Federbalneari prevede 45 milioni di turisti in meno, una perdita di 30 miliardi di euro stimata e un costo per l’adeguamento alle misure anti Covid-19 di circa 360 milioni per la prossima stagione (pari a circa 12mila euro in media per impresa a stagione) per il solo comparto delle concessioni demaniali marittime.

Facendo fede al Def, il Documento di economia e di finanza approvato dal Governo, il tasso di disoccupazione peggiorerà nel 2020 all’11,6% ed è stimato all’11% nel 2021. In particolare chi soffrirà più di questa contrazione saranno inevitabilmente i lavoratori stagionali e dipendenti a termine, tipologie di contratti frequenti nel turismo.