20/4 La Commissione UE aumenta il tetto degli aiuti di Stato per le aziende agricole

20/4 La Commissione UE aumenta il tetto degli aiuti di Stato per le aziende agricole

La Commissione europea ha dato il via ad un programma di aggiornamento delle norme di aiuti di Stato nel settore agricolo, incrementando di fatto il tetto massimale che le autorità nazionali possono allocare per sostenere le aziende agricole, eliminando, poi, la necessità di una preventiva approvazione della stessa Commissione europea in caso di aiuti, cosa che era obbligatoria fina alla modifica delle norme fin ora in vigore.

Più nel dettaglio, il tetto massimo del cosiddetto aiuto “de minimis” agricolo che potrà essere erogato, nell’arco di un triennio, ad un’azienda passa da 15mila a 20mila euro. Al fine di evitare manipolazioni nelle leggi sulla concorrenza, ogni Stato membro disporrà di un limite che non potrà essere superato. Difatti ogni Stato membro non potrà sforare il tetto dell1,25%.

Poi esistono casi particolari di accesso ad una somma maggiore di contributi che rende la normativa anche più flessibile: nel caso in cui la spesa di uno Stato fosse inferiore al 50% del totale della dotazione nazionale destinata agli aiuti, in un particolare settore agricolo, la quota potrebbe aumentare fino a 25 mila euro per azienda agricola e il massimale nazionale fino all’1.5% della produzione annua. Incremento non da poco se si considera un +66% del massimale per agricoltore e un +50% del massimale nazionale.

Cambiamento positivo

Questo provvedimento garantirà, in special modo nei periodi di crisi e nelle situazioni in cui è necessaria una risposta rapida da parte delle autorità pubbliche, di incrementare la facilità dell’accesso agli aiuti e al contempo di non pesare troppo sulle casse delle autorità nazionali. Per gli Stati membri quindi è una decisione rilevante perché si aumenta il sostegno agli agricoltori senza esercitare pressioni per il mercato interno.

Per quanto concerne gli Stati membri che scelgono il massimale più elevato, le nuove normative prevedono il vincolo della creazione dei registri centrali a livello nazionale per permettere di tenere traccia degli aiuti concessi al fine di semplificare e migliorare l’erogazione e il monitoraggio degli aiuti “de minimis” all’agricoltura. Gli Stati membri che dispongono già di questi registri potranno applicare immediatamente i massimali più elevati.

Anche per l’Italia il cambiamento delle norme potrà essere d’aiuto in periodi di crisi. L’aiuto “de minimis” sarà essenziale per far fronte a situazioni agricole delicate come quelle della questione latte o del batterio Xylella fastidiosa. Di conseguenza, sarà opportuno creare una traccia degli aiuti di stato erogati negli appositi registri degli aiuti di stato affinché non ci siano problemi di mercato interno.

“La proposta della Commissione relativa ai nuovi aiuti di Stato per il settore agricolo tiene conto dell’importanza di questa forma di sostegno nei periodi di crisi. Grazie all’aumento del massimale degli aiuti agli agricoltori, le autorità nazionali godranno di maggiore flessibilità e saranno in grado di reagire con più rapidità ed efficacia per sostenere gli agricoltori vulnerabili”. Ha spiegato Phil Hogan, il commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale. “Le nuove norme si affiancheranno alle norme solitamente seguite per gli aiuti di Stato notificati, che gli Stati membri possono continuare ad applicare”, ha concluso Phil Hogan.