18/10 Saldo, stralcio e rottamazione cartelle: in arrivo 700 mila comunicazioni

18/10 Saldo, stralcio e rottamazione cartelle: in arrivo 700 mila comunicazioni

Entro il 31 ottobre, come fissato dalla legge, Agenzia delle entrate-Riscossione completerà l’invio – a mezzo Pec o mediante lettera raccomandata – delle “comunicazioni delle somme dovute” in risposta ai contribuenti che hanno chiesto di aderire, entro il 31 luglio 2019, al saldo e stralcio e alla rottamazione-ter usufruendo della riapertura dei termini.
Le comunicazioni – circa 700 mila – informeranno i contribuenti sull’accoglimento o l’eventuale rigetto della richiesta, l’indicazione degli importi dovuti e le scadenze entro cui effettuare i pagamenti.

I numeri
Le “comunicazioni delle somme dovute” sono circa 690mila, di cui poco più di 380mila relative alle domande di saldo e stralcio e quasi 310mila alle richieste di rottamazione-ter nella fase di riapertura dei termini. In precedenza, entro la scadenza del 30 giugno 2019 previsto dalla legge, Agenzia delle entrate-Riscossione ha inviato circa 1 milione 400mila comunicazioni ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione-ter entro la data del 30 aprile 2019.

Le comunicazioni
Comunicazione delle somme dovute relativa alla definizione per estinzione dei debiti: in risposta alle dichiarazioni presentate per il saldo e stralcio. Sono indicati, per tutte le cartelle, sia gli importi dovuti per il saldo e stralcio sia quelli esclusi da tale misura agevolativa (perché non sussistono i requisiti di grave e comprovata difficoltà economica o perché i tributi non rientrano nell’ambito applicativo del saldo e stralcio) e ricondotti, come previsto dalla legge, nell’ambito della “rottamazione-ter”.
Comunicazione delle somme dovute per la definizione agevolata: in risposta alle dichiarazioni presentate per la rottamazione-ter nella fase di riapertura dei termini.

Per ciascuna delle due tipologie di lettere esistono cinque tipi di comunicazione:
AT – accoglimento totale della richiesta con il calcolo di quanto dovuto
AP – riguarda quei contribuenti che hanno importi da pagare in forma agevolata per il saldo e stralcio o la rottamazione-ter ma hanno anche debiti non “rottamabili” (nella comunicazione sono indicati gli importi da pagare per entrambi i casi).
AD – è riservata alle adesioni con tutti i debiti definibili per i quali nessun importo risulta dovuto
AX – per quei contribuenti che hanno debiti “rottamabili” (saldo e stralcio e rottamazione-ter) e non devono pagare nulla, mentre hanno un debito residuo da pagare per debiti non “rottamabili”
RI – rigetto, cioè i debiti indicati nella dichiarazione di adesione sia saldo e stralcio che rottamazione-ter, non sono “rottamabili” e quindi l’importo deve essere pagato senza agevolazioni.

Se il contribuente ha presentato più di una dichiarazione di adesione, l’Agente della riscossione invierà, per ciascuna dichiarazione, una specifica comunicazione.
In ogni lettera sono allegati i bollettini di pagamento in base alla scelta effettuata dal contribuente in fase di adesione

  • saldo e stralcio fino a 5 rate in 3 anni,
  • rottamazione-ter fino a 17 rate in 5 anni

Se la dilazione prevede più di 10 rate, la comunicazione conterrà i primi 10 bollettini di pagamento mentre i rimanenti saranno inviati successivamente, prima della scadenza dell’undicesima rata.

La scadenza della prima rata è fissata dalla legge al 30 novembre 2019, che cadendo di sabato slitta a lunedì 2 dicembre 2019.

Come e dove pagare
È possibile pagare in banca e con il proprio internet banking, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, negli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l’App Equiclick tramite la piattaforma pagoPA e infine, presso gli sportelli dell’agente della riscossione. Inoltre, è possibile pagare mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi liquidi ed esigibili maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Fonte: fiscooggi.it