15 febbraio: scatta l’obbligo vaccino per lavoratori over 50

15 febbraio: scatta l’obbligo vaccino per lavoratori over 50

Il Governo Draghi insiste sulla necessità di proteggere chi lavora e, anche in presenza dell’arrivo di provvedimenti di allentamento delle misure anti-Covid, da martedì 15 febbraio in tutta Italia scatta un nuovo obbligo: tutti gli over 50 dovranno essere vaccinati per poter lavorare. E dunque, dal 15 febbraio obbligo di super green pass per i lavoratori pubblici e privati dai 50 anni di età in su.

Alla data dell’11 febbraio, secondo i dati ufficiali forniti dal Governo, risultano ancora oltre 5 milioni di italiani senza vaccino (5.339.679 per l’esattezza): persone che non hanno ancora ricevuto alcuna dose, numero peraltro che non include i guariti non vaccinati da meno di 6 mesi.

Così il ministro Speranza: “La campagna di vaccinazione è stata straordinaria, il 91% delle persone sopra i 12 anni si sono vaccinate e così facendo hanno difeso se stesse e gli altri. Abbiamo riaperto tutte le attività, le discoteche erano l’unica rimasta chiusa, chiaramente ci sono norme vigenti piuttosto rigorose, si può entrare solo se si è vaccinati o guariti e c’è ancora una capienza limitata al 50%. Io penso che in questa fase dobbiamo avere il coraggio di mettere tutte le attività economiche, sociali e culturali in condizione di ripartire.”

Tutte le categorie di lavoratori sotto obbligo di vaccino anti-Covid:

  • sanitari e personale amministrativo della sanità
  • docenti e personale amministrativo della scuola
  • militari
  • forze di polizia, compresa la polizia penitenziaria
  • personale del soccorso pubblico
  • personale universitario (dal 1° febbraio, senza limiti di età)
  • tutti i lavoratori over 50, sia pubblici che privati (dal 15 febbraio).

Dall’obbligo vaccinale è esentato solo chi non può vaccinarsi per ragioni sanitarie, previo accertamento di pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore, e chi è guarito dal Covid da meno di 120 giorni e deve quindi aspettare 4 mesi prima di un’ulteriore dose.

Obbligo di green pass, le sanzioni

Per quanto riguarda tutti gli altri lavori e professioni, e i lavoratori che hanno meno di 50 anni, non è obbligatorio il super green pass per recarsi sul luogo di lavoro. Per andare al lavoro è sufficiente il green pass base, quindi va bene anche quello ottenuto da un tampone negativo rapido (che ha validità di 48 ore), o molecolare (che ha validità di 72 ore).

Per gli over 50 che entro il 1° febbraio non si siano messi in regola e non abbiano almeno iniziato il ciclo vaccinale primario, o a decorrere dal 1° febbraio non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario entro i termini previsti o non abbiano effettuato la dose di richiamo entro i termini di validità del green pass, è già stata prevista una multa una tantum di 100 euro.

I datori di lavoro, dal 15 febbraio, sono tenuti alla verifica delle certificazioni verdi. I lavoratori che ne sono sprovvisti saranno considerati assenti ingiustificati e sospesi senza stipendio, anche se manterranno il diritto di conservare il proprio posto di lavoro.

Fino al 15 giugno 2022 i datori di lavoro, indipendentemente dal numero di dipendenti dell’azienda (è venuto meno il tetto dei 15 dipendenti), dopo 5 giorni di assenza ingiustificata possono sospendere i lavoratori per tutta la durata del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque, per un periodo non superiore a 10 giorni lavorativi, rinnovabili fino al termine del 15 giugno.