01/04 Coronavirus: Giuseppe Conte spiega il DPCM del 1° aprile

01/04 Coronavirus: Giuseppe Conte spiega il DPCM del 1° aprile

Confermando le indiscrezioni dei giorni precedenti, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo decreto, che va a sostituire il precedente in scadenza il 3 aprile e proroga il blocco totale dell’Italia fino al 13. “Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti” ha detto nella diretta televisiva all’ora di cena.

Riguardo all’attività sportiva di vertice, Giuseppe Conte è stato, su domanda di uno dei giornalisti ammessi alla videoconferenza, molto chiaro. Nel nuovo DPCM infatti sono espressamente vietati gli allenamenti anche degli atleti professionisti “onde evitare che delle società sportive possano pretendere l’esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente questo non significa che gli atleti  non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale”.

Attraverso le risposte alla stampa, il presidente del Consiglio ha spiegato il contenuto del provvedimento.

“C’è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole: abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti”.

“Se iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico e sociale, saremmo costretti a ripartire di nuovo, un doppio costo che non ci posiamo permettere. Invito tutti a continuare a rispettare le misure”.

“Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall’emergenza, della ricostruzione, del rilancio”.

“La fase due sarà di convivenza con il virus. Poi, la fase tre, sarà di uscita dall’emergenza e di ripristino della normalità lavorative, sociali, della ricostruzione e del rilancio”.

“Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l’occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive”.

“Io sono stato ben chiaro: nelle nostre decisioni politiche abbiamo fatto una scelta. Partiamo dal presupposto che la nostra Costituzione attribuisce valore prioritario alla tutela della salute e poi cerchiamo anche di contemperare le esigenze dell’economia”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi parlando delle misure anti contagio adottate dal governo. “Credo – aggiunge – che una decisione politica debba avere una base scientifica. Non ho mai detto che seguiamo alla lettera le valutazioni del comitato tecnico scientifico: ho detto che valutiamo le indicazioni degli scienziati. La politica sta affrontando un nemico sconosciuto che non è abituata ad affrontare, così come gli scienziati. Ma poi interviene la politica e la prospettiva è diversa perché il decisore politico deve agire in scienza e coscienza tenendo conto di tutti gli interessi in gioco. E soprattutto deve essere guidato dai principi costituzionali, che sono anche nella Costituzione a volte in contrasto tra loro”.