UIPA, Massimo Russo “Dal censimento un quadro per il futuro dell’Italia e dell’agricoltura

UIPA, Massimo Russo “Dal censimento un quadro per il futuro dell’Italia e dell’agricoltura

Il presidente di UIPA Nazionale Massimo Russo è intervenuto nella trasmissione di Radio ANMIL Network per presentare il 7° Censimento nazionale dell’Agricoltura.

“L’agricoltura cambia volto” è l’incipit dell’intervento “e l’arrivo delle risorse dalla comunità europea post-pandemia con l’introduzione della transizione ecologica e l’urban forest non faranno altro che accentuare il cambiamento.

Agricoltura, ambiente  e salute diventano tre punti cardini inscindibili che ci condurranno in una nuova era che riguarda tutti gli esseri umani.

L’agricoltura rimane l’elemento essenziale della nostra esistenza, come dico sempre “L’agricoltura è vita”, e da questo dobbiamo partire per una qualità di vita molto elevata.

Il 7° censimento va a fare una fotografia, un quadro esatto di quello che è adesso l’agricoltura in Europa e quindi anche in Italia per capire quello che succederà con la riforma della nuova Pac.

Un’azione che coinvolge 1.800.000 aziende, secondo la volontà di Istat di avere una panoramica completa anche se penso che alla fine il dato reale sarà diverso.

Tutti i soggetti interessati devono fare il censimento e allo scopo hanno avuto una informativa specifica e c’è anche una informazione pubblica.

Per la prima volta entriamo in campo anche noi organizzazioni Caa, con funzione di pubblico servizio per aiutare la realizzazione del censimento.

La nostra capacità di assistenza tecnica e conseguenze della pandemia hanno portato le nostre organizzazioni a diventare essenziale per le interviste anonime che compongono la raccolta dei dati.

Si raccoglie tutto: dalla definizione del piccolo agricoltore fino alle varie forme di agricoltura professionale. Per Istat è importante capire come si muove l’agricoltura italiana nel suo insieme al 2019.

L’Italia è divisa in zone, con una frammentazione molto accentuata nel Meridione mentre al Centro-Nord ci sono più aggregazioni di tipo agroalimentare e industriale differenti per dimensioni e aggregazioni.

Cosa ci aspettiamo di trovare? Anche per noi i risultati che arriveranno rappresentano un’incognita. La trasformazione che sta avvenendo è talmente rapida e in itinere, anche per effetto del cambio generazionale in atto e del rilancio dell’agricoltura nei momenti di crisi, difficile da interpretare.

Ci aspettiamo anche delle belle sorprese, in senso statistico, che ci diranno lo stato delle cose in questo momento. E’ una bella sfida.

Noi siamo un paese che arriva dalla grande cultura contadina, ma si è voluto provare anche dove non era possibile delle deviazioni che hanno avuto insuccesso. Le prossime iniziative politiche dovranno valorizzare il ritorno dei giovani in agricoltura”.