Perché gli aggiornamenti catastali favoriscono la fiscalità locale

Perché gli aggiornamenti catastali favoriscono la fiscalità locale

Un quadro più reale del territorio consente, ad esempio, di ridurre la tassa sui rifiuti e il contributo per il servizio idrico integrato, grazie alla possibilità di aumentare la platea di contribuenti.

Francesco Guzzo e Piermassimo Pavese hanno dedicato, nell’ultimo numero della rivista Territorio Italia, un saggio su due diversi approcci applicativi che giungono allo stesso obiettivo, cioè la dimostrazione della sinergia che lega il miglioramento delle informazioni catastali con l’efficacia della fiscalità locale e della gestione del territorio.
La funzione strategica della definizione dei diritti reali sugli immobili in un unico sistema di gestione cartografico-catastale ha suggerito i due casi studio per verificare l’impatto della qualità delle informazioni in termini di recupero di gettito e di fornitura di nuovi servizi, nonostante diversità di ambiti territoriali, livelli di qualità delle informazioni, contesti economici, amministrativi e socioculturali.
I risultati ottenuti dalle due analisi dimostrano la flessibilità del supporto catastale, gestito in ambiente GIS, come “un punto fermo di ogni moderna economia” (Tuck et al., 2019) e suggeriscono una serie di ulteriori implementazioni e futuri sviluppi.

Casi studio
Gli autori hanno preso in esame in primo luogo l’area del distretto astigiano Castel Boglione e ne hanno fornito una rappresentazione cartografica delle mutazioni soggettive e dell’evoluzione delle variazioni della concentrazione di diritti reali.
In secondo luogo hanno analizzato l’impatto della georeferenziazione degli accessi in due comuni della provincia di Cosenza (Montalto Uffugo e Cervicati), come strumento utile al miglioramento della qualità delle informazioni catastali e al recupero di tributi evasi
Il fil rouge tra i due casi studio è legato alla definizione di borghi recentemente entrata nel dibattito pubblico, infatti, i tre comuni analizzati rientrano tra quelli potenzialmente destinatari del cosiddetto “Piano nazionale borghi”.

Le tappe
Francesco Guzzo e Piermassimo Pavese impiegano le loro competenze per sviluppare l’approfondimento per step. Si soffermano sulla letteratura più rilevante relativa alla tematica delle intestazioni catastali e focalizzano l’attenzione sui possibili vantaggi rendendola centrale nel dibattito scientifico.
A seguire descrivono l’approccio metodologico scelto, basato sul Sit (Sistema integrato del territorio), per produrre mappe diacroniche che consentano di rappresentare graficamente l’evoluzione temporale contenuta nelle banche dati censuarie e gli effetti della georeferenziazione degli accessi in termini di recupero di tributi locali. Un esempio per tutti: la riduzione della Tari (Tassa sui rifiuti) e del Sii (Servizio idrico integrato), grazie alla possibilità di aumentare la platea di contribuenti.
Infine, i risultati ottenuti dallo studio si suddividono in risultati “diretti” relativi alle attività con la produzione di mappe tematiche e risultati “indiretti” che mostrano una maggiore qualità delle informazioni censuarie e una efficacia e economicità delle azioni amministrative.

Le conclusioni
Gli autori descrivono nei dettagli i risultati delle analisi e le aspettative anche in termini di prospettive future che, con costi tendenzialmente trascurabili, offriranno evidenti vantaggi per il cittadino, grazie all’utilizzo di un unico sistema nazionale di accesso alle informazioni. Qualche anticipazione: l’importanza dell’evoluzione della proprietà terriera nel corso del tempo si è resa evidente e l’analisi ha mostrato l’importanza della variabile temporale su supporto cartografico a larga scala, in particolare, per le analisi di economia agraria. Inoltre gli effetti positivi della corretta intestazione catastale corrispondente alla georeferenziazione della toponomastica si riflettono nella corretta gestione della fiscalità locale, con un recupero annuo significativo e un miglioramento nei processi gestionali comunali. In questo senso il supporto catastale è risultato flessibile e promettente per ulteriori implementazioni.

fonte: fiscooggi.it