Pensione contributiva, come riscattare la laurea e a che prezzo

Pensione contributiva, come riscattare la laurea e a che prezzo

Nel 2024, è ancora possibile accrescere il proprio periodo di contribuzione attraverso il riscatto della laurea, consentendo l’accumulo di contributi per la futura percezione dell’assegno pensionistico. Ecco come funziona questa procedura.

Modalità di attivazione e oneri L’attivazione del riscatto e gli oneri da sostenere dipendono dalla modalità di attivazione. L’utilizzo dell’opzione per il calcolo contributivo pensionistico agevolato potrebbe comportare l’esclusione da alcune forme previdenziali. Il riscatto del corso di studi universitario è disciplinato dal dlgs 184/1997, che specifica il periodo considerato in base alla durata legale del corso. Gli anni “fuori corso” non sono inclusi nel riscatto, e la contribuzione versata è temporaneamente registrata nell’estratto conto contributivo durante il periodo degli studi.

Periodo riscattabile Il periodo riscattabile va dall’anno di immatricolazione fino al termine di ottobre dell’ultimo anno della durata legale del corso. Gli esempi includono un’iscrizione per l’anno 1999, con il periodo riscattabile dal 1° novembre 1999 al 31 ottobre 2003 per un corso di 4 anni. Periodi già coperti dalla contribuzione non possono essere considerati nel riscatto, tranne per le Casse professionali. Non è obbligatorio riscattare l’intero titolo di studio; è possibile considerare solo il minimo necessario per soddisfare i requisiti contributivi.

Titoli e domande I titoli riscattabili includono lauree triennali, magistrali, specialistiche, cicli unici, diplomi di specializzazione e dottorati di ricerca, escludendo master pubblici e privati. I titoli acquisiti all’estero devono essere riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione. La domanda può essere presentata se si ha almeno un contributo versato nella gestione desiderata, tranne nel caso del riscatto per inoccupati. La misura riguarda dipendenti del settore privato e pubblico, fondi esclusivi e sostitutivi, lavoratori autonomi e iscritti alla gestione separata dell’Inps dopo il 1996.

Metodi di calcolo I costi da sostenere sono determinati dagli oneri versati all’istituto per il riconoscimento del periodo di laurea nell’estratto conto contributivo. Il calcolo può essere effettuato mediante il sistema retributivo o contributivo. Le agevolazioni fiscali consentono il pagamento rateizzato fino a 120 rate, deducibili secondo l’articolo 10 del Dpr 917/1986, riducendo così il reddito imponibile. La rateizzazione è consigliata per massimizzare il risparmio, specialmente per redditi sopra i 50.000 euro annui, beneficiando di una maggiore deduzione. La quota dedotta annualmente sconta l’aliquota marginale più alta, e eventuali eccedenze non utilizzate vengono perse se l’onere supera l’imponibile fiscale dell’anno del versamento.