OMI – Il mercato delle abitazioni nel IV trimestre 2024

OMI – Il mercato delle abitazioni nel IV trimestre 2024

Le compravendite di abitazioni nel IV trimestre del 2024 registrano un incremento, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari al 7,6% a livello nazionale. Anche se con intensità diverse, la crescita degli scambi riguarda tutte le aree geografiche e tutte le grandi città, con la sola eccezione di Napoli. La quota di persone fisiche che nel IV trimestre del 2024 ha acquistato abitazioni ricorrendo a un mutuo ipotecario resta superiore al 40%, anche se in calo rispetto al trimestre precedente. Supera il 70%, anche in questo trimestre, la quota di acquisti di prime case e cresce quella di abitazioni di nuova costruzione, che dal 7,7% del precedente trimestre si porta al 12,8%. Nel mercato della locazione, il numero di abitazioni per le quali è stato registrato un nuovo contratto nel IV trimestre del 2024 è in lieve diminuzione, -0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2023. Nel dettaglio dei segmenti di mercato individuati per le locazioni, il calo riguarda però solo i contratti ordinari di lungo periodo, -2,7%. Il canone annuo complessivo pattutito nei nuovi contratti ammonta in questo trimestre a circa 1,7 miliardi di euro e aumenta, su base tendenziale, per tutti i segmenti di mercato.

Il contesto di riferimento
Nella zona euro l’EUROSTAT ha stimato per il quarto trimestre del 2024 una crescita del prodotto interno lordo (PIL) dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,2% rispetto allo stesso trimestre del 2023. Per l’Italia, nel quarto trimestre del 2024 il PIL, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,5% in termini tendenziali. L’indicatore ciclico coincidente Ita-coin3, elaborato dalla Banca d’Italia e che misura la dinamica di fondo dell’economia italiana, nel quarto trimestre del 2024 risulta sempre lievemente negativo, ottobre (-0,02), novembre (-0,01) e dicembre (-0,05).

L’economia italiana in breve (n. 2 – febbraio 2025) Sul fronte del mercato del lavoro, a dicembre del 2024, il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell’area dell’euro è stato del 6,3%, in lieve aumento rispetto ad novembre 2024 e in calo rispetto al 6,5% di dicembre 2023, con una stima di 10,8 milioni circa di disoccupati. In Italia (fonte ISTAT), a dicembre 2024, rispetto al mese precedente, gli occupati sono sostanzialmente stabili, crescono i disoccupati e calano gli inattivi. La stabilità dell’occupazione è sintesi dell’aumento tra gli uomini, i dipendenti permanenti e i 35 49enni e del calo tra le donne, i dipendenti a termine, gli autonomi e tra chi ha meno di 25 anni di età; sostanzialmente stabili le altre classi d’età. Il tasso di occupazione cala al 62,3% (-0,1 punti). La diminuzione degli inattivi (-0,5%, pari a -58mila unità) coinvolge entrambi i generi e i 25 49enni, mentre si registra un aumento nelle altre classi d’età. Il tasso di inattività cala al 33,5% (-0,2 punti). Confrontando il quarto trimestre con quello precedente, si osserva un incremento nel numero di occupati dello 0,1% (+27mila unità). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-3,7%, pari a -58mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,5%, pari a +59mila unità).

Fonte: OMI.