OCM Vino: come ottenere i contributi della misura Investimenti

OCM Vino: come ottenere i contributi della misura Investimenti

La settimana scorsa AGEA ha pubblicato le istruzioni operative per l’accesso ai contributi della campagna 2021/2022 della misura Investimenti nell’ambito del Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo.

La data di scadenza per le domande è doppia. Dovranno essere compilate utilizzando l’applicativo predisposto in ambito Sian entro il 15 novembre 2021.

E consegnate dai Centri di Assistenza Agricola (CAA) e dai liberi professionisti, all’Ufficio regionale competente per territorio, in forma cartacea, corredate degli allegati e di tutti i documenti previsti, entro la scadenza del 23 novembre 2021, a meno che la Regione o la Provincia autonoma non dispongano un diverso termine.

Eventuali rettifiche possono essere effettuate solo entro i termini di scadenza per la presentazione delle domande di aiuto.

Saranno poi le Regioni e le Province autonome ad adottare gli atti necessari attuativi per l’applicazione della misura Investimenti dell’OCM Vino, individuando nei rispettivi bandi i criteri di priorità e le condizioni di ammissibilità del progetto e della spesa.

Cosa finanzia la misura Investimenti dell’OCM Vino

Il regime di aiuto sostiene gli investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e in strutture e strumenti di commercializzazione del vino.

L’obiettivo del sostegno è migliorare il rendimento globale dell’impresa, in termini di adeguamento della domanda al mercato, ed aumentarne la competitività, oltre che il miglioramento in termini di risparmi energetici, efficienza globale nonché trattamenti sostenibili.

Per essere ammessi agli aiuti gli investimenti devono essere strettamente ed esclusivamente correlati all’attività vitivinicola dell’impresa e devono essere mantenuti in azienda per un periodo minimo di cinque anni dalla data di pagamento finale.

Chi può ottenere il contributo

L’aiuto della misura Investimenti è concesso ai soggetti che, alla data di presentazione della domanda, sono titolari di partita IVA, sono iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio ed hanno costituito nel Sian un “Fascicolo aziendale elettronico” aggiornato e valido.

Le imprese beneficiarie, inoltre, devono svolgere almeno una delle seguenti attività:

  • la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
  • la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
  • l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno;
  • la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.

I contributi sono destinati anche alle organizzazioni interprofessionali, compresi i Consorzi di tutela riconosciuti.

A quanto ammonta l’aiuto

Il contributo erogabile è fissato per le PMI al 40% della spesa effettivamente sostenuta, elevato al 50% nelle Regioni in cui si applica l’obiettivo Convergenza.

Questi limiti massimi sono ridotti, rispettivamente, al 20% e al 25%, delle spese sostenute qualora l’investimento sia realizzato da una impresa qualificabile come intermedia, ovvero che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo non superi i 200 milioni di euro e per la quale non trova applicazione l’art. 2, paragrafo 1, del titolo I dell’allegato della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003.

Per le grandi imprese, ovvero che occupino più di 750 dipendenti o il cui fatturato sia superiore ai 200 milioni di euro, il contributo massimo erogabile è pari al 19% della spesa sostenuta.

Come presentare le domande

I soggetti interessati all’aiuto per la misura Investimenti devono, in primo luogo, costituire o aggiornare il proprio Fascicolo aziendale presso l’Organismo pagatore competente in relazione alla residenza, se persona fisica, o alla sede legale, se persona giuridica.

Ricordiamo ancora che le domande devono poi essere compilate utilizzando l’applicativo predisposto in ambito Sian entro il 15 novembre 2021 e consegnate dai Centri di Assistenza Agricola (CAA) e dai liberi professionisti, all’Ufficio regionale competente per territorio, in forma cartacea, corredate degli allegati e di tutti i documenti previsti, entro la scadenza del 23 novembre 2021, a meno che la Regione o la Provincia autonoma non dispongano un diverso termine. Eventuali rettifiche possono essere effettuate solo entro i termini di scadenza per la presentazione delle domande di aiuto.