Mascherine: le novità dall’11 febbraio al 31 marzo

Mascherine: le novità dall’11 febbraio al 31 marzo

Nuova ordinanza del Ministero della Salute in arrivo per il giorno 11 febbraio. In essa si stabilisce che i dispositivi di protezione individuale (le mascherine), negli ambienti aperti, non saranno più obbligatori, ma lo diventeranno in caso di assembramenti e affollamenti.

L’uso delle mascherine, comunque, resta obbligatorio nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private. L’ordinanza del ministro Roberto Speranza rimarrà in vigore fino al 31 marzo 2022.

Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da appositi protocolli sanitari o linee guida” si legge nell’ ordinanza “nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti”.

Quando non c’è l’obbligo

Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:

  • i bambini di età inferiore ai sei anni;
  • le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo;
  • i soggetti che stanno svolgendo attività sportive.

L’obbligo non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Norme derogabili sull’uso delle mascherine

Le disposizioni sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie sono comunque derogabili esclusivamente in applicazione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico. L’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio.