Le mascherine Ffp2 per bambini non esistono ma costano di più

Le mascherine Ffp2 per bambini non esistono ma costano di più

Un titolo che sembra un paradosso, ma invece esprime i termini di un lucro affare per speculatori e panico tra i cittadini.

L’ultima normativa varata dal governo Draghi (che nelle sue decisioni valuta certamente gli impatti epidemilogici ma altrettao non prende in esame le conseguenze socio-economiche delle sue scelte) impone che anche i bambini al sopra dei sei anni debbano sottostare in alcuni casi all’uso obbligatorio dei dispositivi di protezione individuale FFP2.

La corsa a questi dispositivi è cominciata e sul mercato sono arrivate immediatamente mascherine dedicate di taglia più piccola, magari con scelta di colore, che vengono vendute a prezzi maggiorati, ma senza motivo.

Semplicemente sono mascherine come quelle degli adulti, e la normativa in vigore non ne prevede l’esistenza né tantomeno ne codifica caratteristiche particolari tali da farle costare di più.

Già nei mesi scorsi mesi le forze dell’ordine avevano sequestrato grandi quantità di dispositivi di protezione individuale FFP2 che riportavano alcune scritte come “bambini”, “kids”, “pediatriche” perché traevano in inganno gli acquirenti. Perciò non c’è alcun motivo per cui i dispositivi di protezione individuale FFP2 di piccola taglia debbano costare di più.

Ricordiamo le regole sulle mascherine in vigore dal 10 gennaio:

I dispositivi di protezione delle vie respiratorie (meglio conosciuti come mascherine) devono essere obbligatoriamente indossati all’aperto su tutto il territorio nazionale. Inoltre, devono essere indossati in tutti i luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus).

Sono esonerati dall’obbligo:

–    bambini sotto i 6 anni di età;
–    persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina;
–    operatori o persone che, per assistere una persona con disabilità, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).

Non è obbligatoria la mascherina se:

–    si effettua attività sportiva;
–    si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;
–    quando sia garantito, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi.