03 Feb Il Pil italiano cresce nel 2021, quello della filiera agricola molto meno
Come sempre ci pensa l’Istat a fotografare il quadro dell’andamento della crescita del Paese. E dalle anticipazioni che sono arrivate la buona notizia della crescita del Pil del 6,5% sull’anno precedente riportandolo ad appena 0,5% dal dato pre-Covid precede quella meno buona che il risultato non si applica allo stesso modo all’agricoltura che avrebbe avuto un tasso di almeno due punti inferiore.
Come sempre, la stima preliminare ha valore provvisorio, in attesa dei dati definitivi che saranno presentati dall’Istat il 1° marzo.
Sul comparto “filiera agricola” peserebbero in maniera devastante i rincari provocati dall’esplosione dei costi energetici cui non è estranea la crisi tra Russia e Ucraina. Dal costo di gestione dell’illuminazione di una serra a quello di un pezzo di ricambio per una macchina agricola un aumento eccessivo si fa largo andando a minare soprattutto l’export – la voce più produttiva nei tassi di incremento di fatturato -, rendendo troppo cari i prodotti nazionali rispetto alle imitazioni in commercio negli altri paesi.
Il dato delle esportazioni di settore che, con oltre 51 miliardi di euro, hanno raggiunto il massimo storico è molto eloquente a proposito. E’ opportuno che il Governo si attivi per l’apertura di un tavolo con tutte le componenti della filiera agroalimentare per concordare una strategia comune efficace nell’affrontare la difficile situazione in atto tra rincari delle materie prime e inflazioni.