Guidare un’auto intestata ad un familiare: rischi e sanzioni previsti dalla legge

Guidare un’auto intestata ad un familiare: rischi e sanzioni previsti dalla legge

Prendere in prestito e guidare un’auto intestata a un familiare o a un amico è una pratica comune e consolidata per molti di noi. L’esempio classico sono i figli che utilizzano regolarmente l’auto di uno dei genitori; ma anche il coniuge che guida il veicolo del partner o viceversa, o un amico che si mette al volante dell’auto di un altro amico, magari perché quest’ultimo non è in grado di guidare per stanchezza o perché ha consumato alcolici.

Di conseguenza, si tende a credere che questo tipo di comportamento sia legale e lecito. Al contrario, la legge italiana stabilisce il contrario, soprattutto se l’auto non è intestata a un proprio familiare. In caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine, ci si espone a serie conseguenze, che possono includere multe e in alcuni casi anche il sequestro del veicolo.

1 – Auto intestata ad un familiare.
La normativa relativa all’utilizzo di auto intestate stabilisce delle sanzioni per gli automobilisti che guidano veicoli non registrati a loro nome. Tuttavia, sono previste alcune eccezioni, come ad esempio la possibilità per i membri dello stesso nucleo familiare di guidare l’auto. Durante un controllo, le forze dell’ordine possono facilmente verificare l’intestatario del veicolo e accertare se il conducente è un familiare consultando i dati anagrafici.
2 – Auto intestata a familiare non convivente.
La situazione cambia se si tratta di un familiare che non vive con il proprietario del veicolo. In questo caso, tale familiare è considerato estraneo al nucleo familiare e può quindi essere soggetto a sanzioni nel caso di utilizzo dell’auto non intestata a lui.
3 – Auto in uso a persona estranea
Se l’auto viene utilizzata da una persona estranea al nucleo familiare, è importante essere molto cauti. Se l’uso del veicolo da parte di questa persona non supera i 30 giorni, non è richiesto alcun avviso alla motorizzazione. Tuttavia, se l’utilizzo del veicolo supera questo periodo, è necessario presentare una richiesta alla motorizzazione affinché venga annotato sull’attestato di circolazione che il veicolo è utilizzato gratuitamente da un’altra persona.