Filiera alimentazione animale: la conformità quasi il 100%

Filiera alimentazione animale: la conformità quasi il 100%

Il Ministero della salute ha reso pubblici i risultati dei controlli ufficiali effettuati nell’anno 2020 sulla filiera dei mangimi previsti dal Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA). I controlli, programmati e coordinati su tutto il territorio nazionale dal Ministero della salute, sono eseguiti dai Servizi Veterinari delle A.S.L. sotto la supervisione dei Servizi Veterinari Regionali.

La stessa attività di controllo sui mangimi importati da paesi terzi o in arrivo dai Paesi dell’Unione è effettuata rispettivamente dai Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) e dagli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC).

Nonostante le restrizioni per combattere la diffusione del COVID-19 sono oltre 15.796 gli ingressi effettuati presso gli operatori del settore per oltre 12.393 attività ispezionate che hanno portato al riscontro di n. 705 casi di non conformità strutturali degli impianti o manageriali ovvero nella gestione delle attività, a riprova di una reale e comprovata efficacia dell’attività di controllo.

Sono stati prelevati n. 9.112 campioni ufficiali, con il riscontro di n. 55 non conformità rilevate all’analisi, pari allo 0,6% del totale. I dati rivelano pertanto una sostanziale rispondenza dei mangimi alla normativa con il 99,4% del totale risultato conforme alle analisi di laboratorio.

Dalla relazione emerge che sono state verificate diverse forme di etichettatura con il riscontro di 50 irregolarità. Il maggior numero di non conformità ha riguardato la presenza – sia in etichetta che via Internet- di indicazioni ingannevoli, con particolare riferimento a claims funzionali impropri, che vantano un effetto farmacologico.

A seguire, le irregolarità hanno riguardo le indicazioni obbligatorie (incomplete o assenti) e la corretta indicazione dei mangimi e degli additivi nei mangimi composti; quest’ultima atta a verificare che sia riportato il nome dell’additivo (regolamento autorizzativo o registro comunitario additivi).
Nessun proovvedimento di denuncia, solo sanzioni amministrative nei confronti degli operatori . (Allevatori che miscelano mangimi in azienda. non conformità in fase di vìcommercio ingrosso/dettaglio mangimi,  Allevamenti registrati che utilizzano mangimicomplementari contenenti prodotti in deroga (es.farine  i pesce) per produrre mangimi completi per autoconsumo).

Complessivamente, durante lo svolgimento dell’attività ispettiva sugli OSM sono state rilevate  705 non conformità in totale, “numero inferiore rispetto all’anno precedente (-296)” pari al 5,7% delle ispezioni, un dato- evidenzia la relazione- “superiore rispetto alle non conformità rilevate nell’anno 2019 dove la percentuale di non conformità registrate era del 4,7%.