Blocco sfratti 2021: perché inquilini e proprietari chiedono sostegno

Blocco sfratti 2021: perché inquilini e proprietari chiedono sostegno

Sulla normativa riguardante il “Blocco degli sfratti 2021” inquilini e proprietari sono chiaramente contrapposti, ma entrambe le categorie chiedono sostegno allo Stato specie dopo la conferma fino al 30 giugno 2021 contenuta nel decreto Milleproroghe.

Da una parte l’iniziativa ha lo scopo di dare un respiro più ampio agli inquilini che si sono resi morosi per via delle difficoltà sopraggiunte durante la pandemia da Covid-19.

Dall’altra ci sono i proprietari degli immobili concessi in locazione che si trovano anche loro a fare i conti con la difficile congiuntura economica generata dal Covid-19 e con l’assenza di tutele in caso di mancato pagamento del canone.

Il parere dell’Unione inquilini: “Il Covid non guarda alla data di sentenza di sfratto per contagiare”. Secondo la sua posizione, non è possibile in questo momento procedere alle esecuzioni di sfratto per decine di migliaia di famiglie perché i Comuni non sono in grado di dare forme di assistenza, né di passaggio da casa a casa.

In Italia, per l’Unione inquilini servirebbe un maggiore numero di case popolari e servirebbero politiche abitative pubbliche strutturali e adeguate, in grado di ospitare e fornire assistenza alle famiglie di sfrattati. Lo strumento che potrebbe dare l’impulso a un cambiamento strutturale del problema casa è nell’uso corretto del Recovery Fund, integrato con i fondi europei 2021-2027 e i 980 milioni di euro dei fondi ex Gescal finora inutilizzati, oltre a provvedere al recupero di immobili degradati.

Il parere di Confedilizia. L’Associazione aveva chiesto ai partiti della maggioranza di sbloccare almeno una parte degli sfratti, cioè quelli relativi a morosità antecedenti alla pandemia, ma il governo ha chiesto che non fosse per il momento accolta.

Confedilizia ha fatto presente come ci siano tanti proprietari che attualmente non ricevono canone, non hanno disponibilità del bene, pagano le spese condominiali e tutto il resto. E che un contributo importante dallo Stato potrebbe venire da una politica di aiuti come l’esonero dall’IMU per il 2021.

Confedilizia ritiene che la soluzione non è rimandare gli sfratti, quanto piuttosto mettere in campo aiuti relativi ai pagamenti dei canoni nei casi di difficoltà tanto degli inquilini quanto dei proprietari.