Autoimprenditorialità: finanziamenti ISMEA estesi alle donne senza limiti d’età

Autoimprenditorialità: finanziamenti ISMEA estesi alle donne senza limiti d’età

Il raggio di azione della misura Più Impresa, dedicata al sostegno dell’autoimprenditorialità in agricoltura e finora riservata ai soli giovani fino a 41 anni, si allarga. Grazie al Decreto Sostegni bis, dopo l’entrata in vigore della legge di conversione, viene compresa anche l’imprenditoria femminile.

Le agevolazioni previste dal decreto legislativo n. 185-2000 in materia di sostegno all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego sono quindi ora accessibili sia ai giovani agricoltori che ai progetti di imprenditoria femminile su tutto il territorio nazionale.

Alla luce della legge di conversione del Sostegni bis, laddove nella normativa si leggeva “giovani” ora si legge “giovani e donne“.

Contributi e finanziamenti agevolati per imprenditoria giovanile e femminile

Nell’ambito delle politiche di sviluppo del settore agricolo e agroalimentare, ISMEA concede agevolazioni per sostenere il ricambio generazionale e lo sviluppo delle imprese agricole condotte da giovani e donne.

I criteri per la concessione degli incentivi, a valere sul Capo III del Titolo I del decreto legislativo n. 185-2000, sono stati definiti con il decreto del 18 gennaio 2016 e poi aggiornati dopo che il decreto Mezzogiorno ha esteso la misura Resto al Sud alle imprese agricole. Il dlgs n. 185-2000 è stato quindi modificato prevedendo condizioni più favorevoli per l’avvio e lo sviluppo di imprese nelle regioni meridionali.

Al regime di aiuto basato su un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 75% delle spese ammissibili si è aggiunta inizialmente, solo per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, la possibilità di ottenere un mutuo agevolato, a un tasso pari a zero, di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile accompagnato da un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.

E’ questa l’opzione che la legge di conversione del decreto Semplificazioni ha allargato ai giovani agricoltori del Centro-Nord e che il decreto Mipaaf del 20 aprile 2020 ha recepito: nel nuovo testo, infatti, i beneficiari delle agevolazioni sono le microimprese e piccole e medie imprese con sede operativa sul territorio nazionale, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola o che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

In tutta Italia, quindi, sono previsti mutui agevolati a tasso zero a copertura del 60% delle spese di investimento e di durata massima pari a dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento e un contributo a fondo perduto aggiuntivo, fino al 35% della spesa ammissibile. Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.

Con il Sostegni bis le agevolazioni diventano dirette a sostenere anche l’imprenditoria femminile, che può contare anche sui finanziamenti della misura Donne in campo.

Cosa finanzia il bando ISMEA

Resta confermato l’impianto generale del regime di aiuto: le agevolazioni sono concesse sia per operazioni di subentro, cioè di cessione di un’intera azienda agricola a favore di un’impresa a totale o prevalente partecipazione giovanile, che per l’ampliamento e l’ammodernamento di aziende agricole esistenti già condotte da giovani. In entrambi i casi sono ammessi investimenti fino a un importo complessivo non superiore a 1,5 milioni di euro.

Tra le spese ammissibili agli aiuti rientrano:

  • studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;
  • opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  • opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
  • oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
  • servizi di progettazione;
  • beni pluriennali.

Per accedere alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese, organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, devono essere essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da una donna senza limiti di età, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, oppure, nel caso di società, devono essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti o da donne, sempre in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto.

Come richiedere i finanziamenti

Il nuovo portale per la presentazione delle domande è già attivo dalle ore 10.00 del 30 aprile 2021. Le domande convalidate sul precedente portale “Subentro/Ampliamento” sono state automaticamente importate, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione.

Sulla base delle informazioni contenute nella domanda, ISMEA accerta la sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti dal decreto Mipaaf e la sostenibilità finanziaria ed economica dell’iniziativa e delibera, nei limiti delle risorse disponibili, l’ammissione alle agevolazioni o il rigetto dell’istanza, dandone comunicazione agli interessati.

Entro sei mesi dalla comunicazione della delibera di ammissione alle agevolazioni, i beneficiari sono tenuti a produrre la documentazione necessaria alla stipula dei contratti di concessione delle agevolazioni.

Il mutuo agevolato deve essere assistito da garanzie pari all’intero importo concesso, acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare, tramite iscrizione di ipoteca di primo grado acquisibile sui beni oggetto di finanziamento oppure su altri beni del soggetto beneficiario o di terzi. In alternativa o in aggiunta all’ipoteca, si può ricorrere a una fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta, sino al raggiungimento di un valore delle garanzie prestate pari al 10% del mutuo agevolato concesso.

I beneficiari, inoltre, sono tenuti a stipulare idonee polizze assicurative a favore di ISMEA sui beni oggetto di finanziamento, secondo le modalità ed i termini che sono stabiliti nel contratto di mutuo agevolato.

L’erogazione delle quote di agevolazioni avviene sulla base della rendicontazione delle spese effettuate per stato avanzamento lavori, per un massimo di 5 SAL, di cui il primo rendicontato entro sei mesi dalla data di stipula dei contratti.

I beni oggetto delle agevolazioni, l’attività di impresa e la sede operativa devono essere mantenuti per un periodo minimo di cinque anni decorrenti dalla data di inizio effettivo dell’attività.

fonte: fasi.eu