31 Ago Area Euro: l’impennata dell’inflazione arriva prima del previsto
I professionisti delle previsioni economiche hanno fallito ancora una volta. Avevano preannunciato un aumento dell’inflazione in un lungo periodo, e invece i dati diffusi negli ultimi due giorni sono davvero preoccupanti e superiori alle attese. E l’area Euro già trema.
La causa specifica è stata individuata nei contraccolpi del caro energia. Ieri l’inflazione tedesca è stata misurata al 3,9%. È il valore più alto da 13 anni. Mentre quella spagnola passa al 3,3% dal 2,9% di luglio. Si tratta del balzo più forte dal 2012. Su base mensile i prezzi sono cresciuti dello 0,4%.
Alcuni economisti guardano invece con più preoccupazione alla situazione statunitense dove l’inflazione ha raggiunto il 5,4%.
In Italia sui prezzi al consumo, secondo i dati forniti dall’Istat stamani “l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e del 2,1% su base annua (da +1,9% del mese precedente)”.
Si tratta del livello più alto dal 2013. La spinta viene dai beni energetici con i carburanti che costano il 12,8% in più di un anno fa e le bollette di gas elettricità rincarate di ben il 34,4%.
Eppure il prezzo del petrolio alla data odierna per il Brent è 72,81 dollari (-o,82% la variazione su base annua, fonte IlSole24Ore) e verso la fine di luglio aveva raggiunto anche i 78,00 dollari.
C’è da ritenere che l’eccessiva liquidità introdotta sui mercati con l’American Rescue Plan Act di Joe Biden negli USA e il Recovery Fund nell’Unione Europea, cominciando dalle misure espansive decise dalla Germania già nell’estate 2020 e interamente finanziate a deficit al contrario di altri paesi che le hanno lasciate sulla carta fino all’arrivo dei finanziamenti comunitari, debba essere tenuta sotto controllo e non esposta a facili sfruttamenti politico-elettorali (si vota in Francia, poi in Germania e l’Italia è perennemente in campagna elettorale e l’appuntamento di ottobre per quanto relativo è prossimo).