Agevolazioni per la promozione all’estero dei marchi collettivi

Agevolazioni per la promozione all’estero dei marchi collettivi

Motori accesi per il bando 2021 sugli incentivi per promuovere all’estero marchi collettivi e di certificazione tramite la partecipazione a fiere o la messa in campo di azioni di comunicazione. In Gazzetta è infatti arrivato il decreto del MISE sulla misura da 2,5 milioni, che sarà attuata da Unioncamere.

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Si avvicina la data in cui associazioni di categoria, consorzi di tutela e altri organismi di tipo associativo o cooperativo potranno fare domanda per accedere ai 150mila euro di contributo per la promozione all’estero dei marchi collettivi.

Sulla Gazzetta ufficiale (GURI) del 21 luglio è stato infatti pubblicato il decreto del 31 maggio 2021 del MISE che disciplina l’attuazione della misura varata nel 2019 e poi modificata dall’ultima legge di bilancio.

Sul piatto per il 2021 ci sono 2,5 milioni di euro con cui questi enti potranno spesare fino al 70% dei costi per partecipare a fiere, lanciare campagne di comunicazione o realizzare seminari e altre forme di incontri con operatori esteri, al fine di promuovere i marchi collettivi italiani sui mercati internazionali.

Come nel caso dell’edizione 2020, anche quest’anno la misura sarà gestita da Unioncamere.

Gli incentivi 2021 per promuovere all’estero i marchi collettivi

Sulla base di quanto deciso dall’ultima legge di bilancio, il bando 2021 di Unioncamere sui marchi collettivi sarà aperto a:

  • le Associazioni rappresentative delle categorie produttive;
  • Consorzi di tutela di cui all’art. 53 della legge 24 aprile 1998, n. 128,
  • altri organismi di tipo associativo o cooperativo per la promozione all’estero, di marchi collettivi e di certificazione a loro riconducibili.

Grazie ai 2,5 milioni stanziati per il 2021, tali soggetti potranno:

  • partecipare a fiere e saloni internazionali;
  • realizzare eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
  • promuovere incontri bilaterali con associazioni estere;
  • realizzare seminari in Italia con operatori esteri e all’estero;
  • mettere in campo azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso GDO e canali online;
  • creare comunità virtuali a supporto del marchio.

Tutte iniziative, specifica il decreto, che potranno svolgersi anche in modalità online, sotto forma ad esempio di fiere digitali, webinar oppure incontri su piattaforme web.

Come accennato, ciascun beneficiario potrà portarsi a casa fino a 150mila euro, a copertura del 70% delle spese sostenute.

Le prossime fasi

Il decreto del 21 maggio si è reso necessario per adeguare l’impianto della misura prevista dal decreto Crescita del 2019 e poi modificata dalla finanziaria del 2021 che ha ampliato la platea di beneficiari e aumentato la dotazione annuale.

Per conoscere gli aspetti operativi veri e propri (modalità di presentazione delle domanda, criteri di valutazione, ecc) bisogna però attendere un successivo provvedimento applicativo a firma del direttore generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi.

fonte: fasi.eu