L’applicazione in Italia della condizionalità sociale della PAC dal 2023 a oggi

L’applicazione in Italia della condizionalità sociale della PAC dal 2023 a oggi

La programmazione 2023-2027 della Politica agricola comune (PAC) ha introdotto la cosiddetta “condizionalità sociale” (CS), che impone il rispetto di tre regolamenti europei sulla sicurezza dei lavoratori e la regolarità contrattuale come condizione per il conseguimento del sostegno al reddito (primo pilastro) e dei pagamenti connessi agli impegni ambientali-climatici, ai vincoli naturali o a specifici svantaggi territoriali (secondo pilastro). L’Italia è stata uno dei Paesi che ha deciso di applicare la CS fin dall’inizio del nuovo periodo di programmazione (1° gennaio 2023), insieme a Francia, Austria e Lussemburgo.

La CS, così come stabilito dal Decreto legislativo n. 42 del 17 marzo 2023, prevede una riduzione del premio PAC proporzionata alla gravità, all’intenzionalità, alla durata e alla reiterazione della/e violazione/i in materia di lavoro dipendente. L’accertamento è demandato alle autorità preposte ai controlli (Ispettorato Nazionale del Lavoro; Vigili del fuoco; Aziende Sanitarie Locali), le quali comunicano le anomalie riscontrate all’ente pagatore (AGEA e altri, in Italia ve ne sono 11).

Il D.lgs. 188/2023 – inoltre – prevede il collegamento tra le violazioni in materia di condizionalità sociale e le relative sanzioni con il più grave reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (comunemente noto come “caporalato”).

L’iter di applicazione della CS dovrebbe pertanto seguire le seguenti fasi:

  • 1. Ispezione da parte delle autorità competenti (INL, ASL, Vigili del fuoco)
  • 2. Individuazione delle irregolarità
  • 3. Valutazione delle irregolarità
  • 4. Definitività dell’inosservanza constata (in caso di ricorso da parte del soggetto)
  • 5. Comunicazione delle irregolarità all’ente pagatore (AGEA)
  • 6. Decurtazione dei pagamenti (% proporzionata alla gravità, persistenza, intenzionalità della/e irregolarità constata/e).

Lo stato di avanzamento nell’applicazione della CS in Italia

Nel rapporto annuale 2023 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro non risultano ancora dati relativi all’incidenza delle violazioni concernenti le norme previste dalla CS. Non vi è alcun riferimento esplicito alla nuova misura.
Infatti, il sistema di controllo e caricamento dati da parte di tutti gli enti coinvolti è ancora in fase di definizione. A tal proposito, è stata inviata alle Autorità competenti la nota n. 93045 del 12 dicembre 2023 per l’applicazione del regime di condizionalità sociale e per la gestione del “Flusso delle informazioni riguardante la condizionalità sociale” raccolte a livello nazionale, al fine di mettere a disposizione degli organismi pagatori i dati utili.

AGEA ha provveduto quindi ad attivare dei tavoli tecnici di coordinamento permanente attraverso:

  • Incontri con le autorità̀ nazionali (19 gennaio,12 aprile e 10 maggio 2024)
  • Tavolo tecnico Regioni – ASL, nell’ambito della Conferenza Stato Regioni (8 febbraio 2024)
  • Tavolo tecnico con Comando dei Carabinieri – Tutela del lavoro (7 febbraio 2024)
  • Predisposizione, in cooperazione con AGEA Direzione Digital Transformation – DDT, di un applicativo informatico nel SIAN per lo scambio dei dati e il calcolo delle riduzioni. Per la tutela dei dati sensibili e della privacy le informazioni vengono codificate ai fini dell’interscambio
  • Istituzione di 2 Gruppi di lavoro AGEA COORD – AGEA DDT – Autorità nazionali e Regioni con riunioni settimanali (a partire da aprile 2024)
  •                  -GDL tecnico informatico
  •                  -GDL definizione della convenzione con Autorità nazionali e Regioni

È, quindi, in fase di sottoscrizione un protocollo d’intesa con i ministeri coinvolti (Agricoltura e Salute) e con le Regioni, per la sistematizzazione dello scambio di informazioni.

Una delle difficoltà maggiori per l’avviamento dell’attuazione della misura introdotta risulta essere il coordinamento dei molti enti coinvolti per lo scambio delle informazioni, anche in considerazione della normativa vigente in materia di privacy, che ha richiesto la formalizzazione dell’interscambio dei dati tra gli enti.
Al rallentamento dei lavori ha contribuito anche il fatto che le diverse Autorità si avvalgono di sistemi informativi diversi ed autonomi, fatto che ha richiesto la realizzazione nell’ambito del SIAN di un software di aggregazione delle necessarie informazioni finalizzate alle riduzioni degli aiuti PAC da mettere a disposizione degli organismi pagatori.

La CS ha inoltre sollevato critiche da parte di esperti del settore, giuristi e agricoltori.  Secondo alcuni, la CS è un’opportunità mancata, visto che le Direttive considerate coprono solo parte dei diritti dei lavoratori agricoli (Canfora e Leccese, 2023). Inoltre, il fatto che per applicare la riduzione occorra aspettare la definitività dell’inosservanza constata, potrebbe comportare tempi molto lunghi per l’applicazione della riduzione del premio.
Un altro aspetto importante che viene attenzionato come debolezza del provvedimento introdotto riguarda alcuni settori, che, sebbene risultino piuttosto problematici dal punto di vista del lavoro dipendente, non rientrano tra quelli colpiti dalla CS: è il caso dei settori ortofrutta e vitivinicolo, le cui filiere – specie in Italia – hanno riscontrato e riscontrano tutt’ora gravi casi di sfruttamento, in parte dovuto alla forte necessità di manodopera che tali produzioni richiedono (Lyngs, 2024).

Altre critiche riguardano la mancanza di omogeneità tra gli Stati (relativa autonomia di applicazione e di esecuzione della misura, oltre che del sistema ispettivo) e quindi maggiore difficoltà nel coordinamento e nella valutazione dell’impatto della misura introdotta. In merito a tale aspetto, va anche fatto notare che l’Autorità Europea del Lavoro (European Labor Authority) non è stata coinvolta nel monitoraggio della misura introdotta (Battista, 2022).
D’altra parte, risulta importante considerare il manifestato malcontento degli agricoltori rispetto alla condizionalità rafforzata della PAC 2023-2027, per la quale lamentano difficoltà di gestione aziendale legate agli sconvolgimenti sociali in corso (Guerra Russia-Ucraina, pandemia Covid-19, Guerra Israele-Palestina).

fonte: Pianeta PSR pianetapsr.it