Inno di Mameli: modalità di esecuzione pubblica e compostezza dei partecipanti

Inno di Mameli: modalità di esecuzione pubblica e compostezza dei partecipanti

La Gazzetta Ufficiale del 7 maggio 2025 pubblica il decreto del Presidente della Repubblica nel quale sono definite le linee guida per l’esecuzione dell’Inno di Mameli. Il provvedimento del Consiglio dei ministri dello scorso 13 marzo va a colmare una lacuna normativa, a sette anni dall’approvazione della legge del 2017 che ha dato al Canto degli Italiani lo status di inno nazionale di diritto.

Un breve cenno di storia: alla fine della seconda guerra mondiale l’Italia diventò una Repubblica e “Il Canto degli Italiani” fu scelto, il 12 ottobre 1946, come inno nazionale provvisorio, ruolo che ha conservato anche in seguito. Nei decenni si sono susseguite varie iniziative parlamentari per renderlo inno nazionale ufficiale, fino a giungere alla legge nº 181 del 4 dicembre 2017 che lo ha sancito: l’Inno nazionale è “uno dei simboli rappresentativi della Repubblica Italiana e deve essere eseguito rispettandone il valore storico e ideale.”

Le modalità di partecipazione all’esecuzione prevedono che “i presenti sono in piedi, in posizione composta, in silenzio oppure partecipando col canto… Nelle cerimonie alla presenza di una bandiera di guerra o d’istituto, ovvero del Presidente della Repubblica, nonché in occasione delle festività nazionali, in Italia e all’estero, l’Inno nazionale, senza l’introduzione iniziale, è eseguito ripetendo due volte di seguito le prime due quartine e due volte di seguito il ritornello del testo di Goffredo Mameli, come previsto dallo spartito originale di Michele Novaro.”

Per garantire l’uniformità della rappresentazione “La partitura e la registrazione audio, eseguita dalla banda interforze, di riferimento per l’esecuzione orchestrale o bandistica dell’Inno, sono pubblicati sul sito istituzionale del Governo, a cura del Cerimoniale di Stato… e sono pubblicati, quali riferimenti, gli autografi dello spartito musicale di Michele Novaro e del testo de ’Il Canto degli Italiani’ di Goffredo Mameli.”

Più libertà nell’esecuzione dell’Inno in contesti non istituzionali come eventi sportivi di rilevanza nazionale o internazionale, in Italia o all’estero, eventi nelle sedi di istituzioni pubbliche, o in occasione di manifestazioni pubbliche: “è inoltre prevista la possibilità di eseguire l’Inno con l’introduzione, anche integralmente, o utilizzando variazioni di tonalità o voci, altri complessi strumentali, o basi registrate.”