Decreto Sostegno, proroga in arrivo per cassa integrazione e blocco licenziamenti

Decreto Sostegno, proroga in arrivo per cassa integrazione e blocco licenziamenti

Decreto Sostegno, successore dei vari decreti Ristori dovrebbe destinare circa 5 miliardi alla proroga della Cig Covid almeno fino al 30 giugno, quando dovrebbe terminare anche lo stop ai licenziamenti.

La cassa integrazione Covid gratuita dovrebbe inoltre proseguire fino all’autunno per le aziende che usufruiscono della Cig in deroga o dell’assegno ordinario, a cominciare da terziario, commercio e turismo, in modo da traghettarli fino all’operatività della riforma degli ammortizzatori sociali. Per le imprese degli altri settori, invece, il Governo prevede il ripristino degli ammortizzatori sociali tradizionali a partire da luglio.

Proroga per la cassa integrazione Covid gratuita

In base all’ultima bozza del decreto Sostegno e alle dichiarazioni del ministro del Lavoro Orlando in audizione al Senato, il provvedimento dovrebbe prorogare ulteriormente la cassa integrazione Covid, che è stata introdotta dal decreto Cura Italia e poi rinnovata, attraverso i decreti Rilancio, Agosto e Ristori, fino alle ultime 12 settimane disposte dalla legge di Bilancio 2021.

Con la proroga generalizzata fino al 30 giugno, l’Esecutivo intende assicurare la copertura degli ammortizzatori sociali per altri tre mesi alle imprese, come quelle dell’industria e dell’edilizia, che utilizzano la Cig ordinaria, in scadenza in base alla manovra il 31 marzo. Per i datori di lavoro che utilizzano la Cig in deroga, che la legge di Bilancio già permette di utilizzare fino al 30 giugno 2021, invece, la cassa integrazione gratuita dovrebbe essere confermata fino all’autunno. Un termine, ha spiegato Orlando, agganciato alla riforma degli ammortizzatori sociali in senso universalistico, che proprio in quel periodo dovrebbe diventare operativa.

Per i datori di lavoro che hanno usufruito degli ammortizzatori sociali e che rinuncino a chiedere nuovi trattamenti di integrazione salariale dovrebbe essere rinnovato l’esonero contributivo alternativo alla Cig.

Tempi più brevi per il pagamento della Cig

In cantiere ci sarebbe anche una prima semplificazione delle procedure relative alla cassa integrazione, in attesa di un intervento più sostanziale nell’ambito della riforma del sistema di protezione sociale allo studio del ministro Orlando.

La prima ipotesi sarebbe quella di sostituire il modello SR41 con il flusso Uniemens integrandovi i dati relativi alla Cig e di rendere più fluido lo sblocco dei pagamenti concentrando le verifiche degli operatori dell’INPS sulle anomalie individuate dal sistema informatico. In questo modo si potrebbero accelerare i tempi di erogazione dei trattamenti di integrazione salariale dagli attuali 2/3 mesi a una media stimata in circa 40 giorni.

Ulteriori semplificazioni potrebbero intervenire per incoraggiare il ricorso all’anticipo INPS, cioè la possibilità per l’Istituto di erogare direttamente al lavoratore il 40% dell’importo del trattamento spettante nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda, finora poco sfruttata dalle aziende per timore di dover restituire importi collegati ad ore in eccesso rispetto a quelle effettivamente autorizzate.

Infine, allo studio ci sarebbe anche l’implementazione di una “live chat” per permettere ai lavoratori di ottenere aggiornamenti sullo stato della pratica che li riguarda.

I chiarimenti INPS sulla Cassa integrazione

Conferma per lo stop ai licenziamenti

Tre mesi di proroga anche per il blocco dei licenziamenti, attualmente in scadenza a fine marzo. Anche se non è chiaro se lo stop varrà per tutti o si riferirà a una platea più ristretta di imprese e settori ed è ancora in corso il confronto sulla conferma delle deroghe previste in caso di cessazione, fallimento o di accordo aziendale con il sindacato sulle uscite incentivate.

Deroghe al decreto Dignità per rinnovare i contratti a termine

Il Governo valuta anche l’inserimento nel provvedimento di un’ulteriore deroga sulle causali dei contratti a tempo determinato rispetto a quanto previsto dal decreto Dignità per facilitare il rinnovo di quelli in scadenza e consentire ai datori di lavoro di effettuare le assunzioni stagionali e prorogare la durata dei contratti in vista della stagione estiva.

Smart working per quarantena e DAD dei figli

Sempre in tema di lavoro, tra gli interventi per famiglie, insieme ai congedi parentali Covid per i genitori con figli in quarantena o in DAD, si punta a garantire l’accesso allo smart working per chi ha figli minori di 16 anni durante il periodo di sospensione dell’attività scolastica in presenza o di quarantena.

Misure che, contando anche un miliardo per il rafforzamento del Reddito di cittadinanza e un miliardo per le indennità a favore degli stagionali, dovrebbero portare a un totale di circa 10 miliardi il budget per il lavoro nel decreto Sostegno.

fonte: Fasi.biz